Gino De Vita, ce la concede un’intervista?
Adesso? Sto montando degli strumenti per suonare.
Lo fa per hobby, non vorrà mica prendere soldi.
Certo che lo faccio per hobby, il musicista non è un lavoro… ai miei figli gli do’ l’hobby da mangiare. Aspetti, un attimo, finisco di montare questi strumenti e ci risentiamo.
(Passa qualche minuto) Ci siamo?
Sì, ovviamente la mia era una battuta.
Maestro, lei è musicista, cantante, compositore. E’ uno dei maggiori esponenti della musica a Marsala, gira per l’Italia e all’estero. Ha sentito della gaffe del sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo? In conferenza stampa ha detto che “gli artisti devono abituarsi a lavorare gratis”.
Ho letto qualcosa. Se lo pensa davvero è una cosa grave. Sarebbe il primo sindaco in Europa ad asserire una cosa del genere. A questo punto chiudiamo le scuole di musica, di arte, i musei. Passa il messaggio che gli artisti lo fanno per hobby.
Poi il sindaco si è corretto, ha capito di aver fatto una gaffe e ha smentito. “Devono trovare altre forme come sponsor privati, i Comuni non hanno più soldi”. Lei che ne pensa?
Allora. Dobbiamo dividere le categorie. Ci sono i professionisti, che vivono solo di questo, della propria arte. Poi ci sono i semi professionisti, sono quelli che hanno associazioni e fanno attività culturali. A queste persone si può proporre una cosa del genere, perchè lo fanno senza scopo di lucro. Nella vita fanno altro. Per questo non bisogna confondere le cose. Il non professionista è chiaro che può fare eventi e spettacoli per volontariato, per aiutare la collettività. Ma i musicisti professionisti sono altra cosa. Cioè, il nostro lavoro è fare musica, solo grazie a questo possiamo sfamare i nostri figli.
Vi siete molto arrabbiati, in questi giorni, per questa uscita infelice del primo cittadino.
Dico solo una cosa. Noi musicisti pretendiamo rispetto. Nella nostra vita non abbiamo investito meno e studiato meno di un dottore, o di un avvocato. Abbiamo fatto sforzi di studio, di acquisto degli strumenti. Io lo faccio da trent'anni.
Ha visto il cartellone degli eventi a Marsala. Che idea s’è fatto?
Non capisco come mai Comuni come Petrosino, Mistretta, e altri centri riescano a fare eventi culturali. Il turista viene qui per il patrimonio culturale. Se una amminisitrazione non capisce che ormai il futuro è investire sulla cultura si sbaglia rotta.
E’ vero che l’amministrazione Di Girolamo l’aveva contattata per organizzare gli eventi?
Sono stato contattato per fornire uno spettacolo. Ma l’assessore mi ha tirato fuori il foglio per organizzare tutto io e secondo la loro formula, ossia senza compenso, senza service. Ma se tu mi chiami per uno spettacolo, io sono un artista e ti devo vendere uno spettacolo. Ripeto, facciamo questo di professione. Comunque sono stati contattati tutti gli artisti professionisti marsalesi. E abbiamo tutti rifiutato. Anche se c’è stato qualcuno che è stato messo in calendario a sua insaputa.
Il sindaco dice che ci sono problemi di bilancio, che è questione di soldi. Si può fare cultura, musica e arte senza l’intervento economico dei Comuni?
Io penso una cosa. Se hai deciso di fare il capo famiglia devi prenderti le tue responsabilità. Devi essere tu a sapere come trovare i fondi. Dovete voi inventarvi qualcosa, non io. In questo senso percepisco un po’ di inesperienza nell’amministrazione, e penso che ci voglia umiltà da parte loro e ammettere certi errori.