di Giacomo Cuttone - Martedì 2 Agosto, alle ore 21,00, alle 2rocche (Capo Boeo), Marsala, un incontro con la poesia e fra generazioni diverse. Il passato è sempre “migliore” e “favoloso”?; il presente è privo di valori e “decadente”? Pensare al futuro, invece – di questi tempi di perenne crisi economica e culturale – è sicuramente un’eresia indigesta. Farlo in/con (la) poesia (cosa c’è di più “eretico” che fare poesia oggi?) e in un posto – le 2rocche di Marsala, il luogo scelto da anni dall’“Ong Non-Estinti Poetry” (quale emblema più proprio della scogliosità eretica che dovrebbe caratterizzare ogni dire poetico nelle ore “del tempo fuori sesto”), diventa allora una più che forte e significativa provoc-azione!
Eretici, nel senso di “sovversivi” rispetto alla “calma piatta” (dove non accade niente di rilevante e significativo) che ristagna in Città, e provocatori (capaci, cioè, di provocare azioni, stimoli intellettuali, inviti a riflettere) sicuramente lo vogliono essere Marco Marino & C. (poete e poeti, attori e musicisti ma, anche e/o soprattutto semplici cittadini con ancora la forza di reagire alla cosiddetta “calma piatta”).
Un’iniziativa pensata con l’arma del dialogo facendo interagire, fra loro, la giovanissima poeta Carola D’Andrea (mazarese) e l’inattuale “impenitente” verso di Antonino Contiliano (marsalese) circa lo stato d’essere e d’uso (oggi) della scrittura poetica. La domanda dell’avio è: “La poesia si fa o non si fa?”.
Il programma prevede, oltre che momenti di lettura (di Francesco Vittorio Pellegrino) e interventi musicali (Giacomo Bertuglia e Michele Pantaleo), che sia il curatore/conduttore, Marco Marino, a relazionare i due poeti fra loro, facendo sì che parlino i modi/mondi differenti dei due di fare poesia: quella di Carola (che presenta la sua prima silloge “A est dei miei maremoti”) e quella di Contiliano con la sua ultima pubblicazione: “Futuro eretico”. Il libro, la cui copertina, in immagine pittorica porta (simmetria artistica plurisemica) un’opera (di chi scrive), e cioè “Il sorriso di Giáp 2” (datata è – ormai – la collaborazione e la complicità eretico-poietica con il nostro dell’“Antigruppo siciliano”, A. Contiliano).
La poesia della poeta (Carola D’Andrea), dal verso “corto” dai risvolti “intimisti”, che segue un ritmo lento, leggero per farsi via via melodia: “Mentre ti mostravo/dei miei vuoti la mappa/i miei santi devoti, l’est/dei miei maremoti,/mentre mi disegnavo/per te, nuova e donna,/ti sapevo fuoco, mano/che costruisce/ e demolisce.” (pag. 15 di “A est dei miei maremoti”).
La testualità poetica del Contiliano, invece, “disubbidiente” e forte delle “certezze” delle sue utopie, che bene si adatta all’andamento sincopato del Jazz: “(…) in questo mondo venture capital/ siamo onde trotskiane un piano/campi di concentramento d’assalto/centri commerciali d’altro nuovo/(…)” ( Futuro eretico, p. 35). Una scrittura che, come scrive il critico Marcello Carlino (nella nota che accompagna il libro di Contiliano), è “di una taglia da opera aperta, per le cui misure il montaggio delle stringhe al momento realizzato, e proposto al lettore, concede al destinatario ampia facoltà di intervento per un ri-montaggio di “mente”, accogliendo i solleciti che provengono dagli spazi di indeterminazione, ovvero per un ri-montaggio dal vero e dal vivo, dando seguito agli inviti performativi che abbondano in questa scrittura”.
La serata prevede anche un momento “istituzionale” (altra eresia?). Ma la partecipazione dell’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Marsala, Clara Ruggeri, forse è in previsione anche di un possibile impegno dell’Amministrazione per mettere in atto (finalmente!) la proposta che, da anni il Contiliano e il movimento “Ong Non-Estinti Poetry”, lanciano per una cura e ristrutturazione valorizzante lo straordinario scoglio delle “2rocche”, finalizzandolo a palcoscenico storico-naturale per uso culturale, oltre che balneare e bene comune paesaggistico? Mai disperare!