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25/07/2016 06:30:00

Marsala. Il "luogo" dei Mille non è agibile. Al Comune dicono: è tutto in regola

 Sulla terrazza che si affaccia sul Mediterraneo, l’11 maggio scorso, c’erano tutti. Consiglieri comunali, politici bergamaschi, ambasciatori portoghesi, fanfare e cori. Alberto Di Girolamo, sindaco di Marsala, saliva le scale che si fanno strada tra le due pareti in acciaio corten, con i nomi dei garibaldini. Poi prende il microfono, e fa il suo discorso davanti a una platea fatta di scolaresche. “Lascio a voi come si possa chiamare, questo luogo iniziato tanti anni fa”. Ecco trovato il nome a quello che doveva essere il Monumento allo sbarco di Garibaldi e dei Mille a Marsala. Il “luogo” dei Mille. La madre delle opere incompiute, iniziata negli 30 anni fa, sotto la dominazione socialista, poi dichiarata abusiva e adesso riconvertito in info point completando a metà un progetto già molto ridimensionato. Nella pancia di quella che doveva essere la base di una struttura alta 47 metri c’è un info point e una piccola esposizione di cimeli e foto garibaldine. Sopra c’è una terrazza che si affaccia sul mare, che secondo il progetto di Ottavio Abramo, quello che ha vinto il concorso di idee per completare l’incompiuta, doveva essere una terrazza cocktail.
Il luogo dei Mille però non è agibile. Nel senso che non ha il certificato di agibilità. “E’ vero, non ha l’agibilità. Ma è assolutamente legittimato. Le carte sono tutte in regola”, dice l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Accardi, che in questi mesi ha seguito i lavori. Il completamento dell’info point è stato realizzato con i 250 mila euro arrivati a Marsala come “ristoro” per i danni causati dalla chiusura dell’aeroporto di Trapani-Birgi durante le operazioni militari in Libia del 2011. “Sono molti gli edifici comunali che non hanno il certificato di agibilità. In questo caso basta la certificazione dei dirigenti che attestano la staticità e che l’opera può essere fruita dal pubblico. Il tutto secondo quanto prevede la legge. Non abbiamo inaugurato un immobile non a norma. Siamo inattaccabili sotto questo punto di vista” continua Accardi.
In sostanza il “luogo” dei Mille non ha l’agibilità, ma non avrebbe neanche il collaudo statico, ci dicono dagli uffici. Mancherebbero inoltre alcuni certificati, come quelli dei vigili del fuoco, e senza questi non si possono fare alcune attività come spettacoli ed eventi con più di 100 persone. In questi casi bisogna convocare la commissione pubblici spettacoli che esamina ogni singolo spettacolo e la qualità del luogo. La cosa è emersa qualche settimana fa quando si volevano organizzare una serie di incontri al tramonto, sulla terrazza, con degli aperitivi, ma non è stato possibile. “Stiamo comunque mettendo in ordine tutte le carte. Considerate che abbiamo fatto un salto nel tempo di 25 anni al genio civile”, ci dicono dal Comune. Il luogo dei Mille insomma può, con le relazioni e le attestazioni dei dirigenti, secondo quanto prevede la legge, accogliere l’info point ma non potrebbe organizzare eventi con più di 100 persone. Le attività che si stanno realizzando, quindi, sono conformi alle certificazioni che ci sono, quindi alla attestazione di staticità predisposta dai dirigenti del Comune di Marsala.

Più o meno nella stessa situazione è il Palazzo Grignani. “Anche qui manca l’agibilità - continua l’assessore Accardi - ma, ripeto, sono molti gli edifici comunali che non ce l’hanno, e l’assenza non è limitante dell’uso in base alle attività che si fanno”. Palazzo Grignani avrebbe il collaudo statico, anche quello per l’ascensore, e i documenti sono stati più facili da trovare, visto che è stato cominciato il suo restauro più recentemente. C’è da dire però che non è classificato, non è, cioè, un immobile accatastato.
Insomma quelli che dovrebbero essere i poli culturali della città hanno alcune pecche, niente di grave, dicono dal Comune, che non permettono di fare alcune attività ma possono essere fruiti.
Per il Monumento ai Mille la questione è anche storica. Il progetto pensato da Emanuele Mongiovì negli anni ‘60 ne ha viste tante. Una struttura che doveva ricordare le due imbarcazioni usate dai Mille, il Piemonte e il Lombardo, uniti in un unica prua, con vele alte 47 metri visibili da Favignana. Ritardi, soldi spariti, poi ritrovati, fecero slittare l’inizio dei lavori agli anni ‘80. I fantastici e socialisti anni 80, quando si procedeva a stati di avanzamento, quando i soldi non erano un problema. Quando i pareri tecnici potevano essere chiesti dopo, o mai, sulle opere pubbliche. Era il 1986 quando Bettino Craxi arrivò in città per la posa della prima pietra. Accanto a lui c'era Enzo Genna, allora sindaco, e Pietro Pizzo, assessore regionale. La frase di Craxi rimane marchiata nella storia, davanti a migliaia di persone, con fazzoletti e garofani rossi, garibaldini e socialisti: “Speriamo che non resti un’incompiuta”. Ha portato sfiga quella frase, perchè l’11 maggio 1988 il genio civile di Trapani, a lavori in corso, dichiara l’opera abusiva.
Da allora resta incompleta. E segue tutta una serie di polemiche, interventi di politici, tecnici, ingegneri e burocrati di ogni ordine e grado. Il monumento è abusivo e si deve demolire secondo quell’ingiunzione del 1988. Poi arriva la sanatoria. Ma la vita del monumento è ormai compromessa. Perchè dalla Regione dicono che quello che si è costruito è stato sanato, si possono continuare i lavori, ma non si può aumentare la volumetria. In sostanza ciò che è stato fino a quel momento costruito, la base del monumento, non può essere aumentato. Allora la base stessa dovrà diventare un monumento. Ma è un’altra cosa. Poi arriva il 150’ anniversario dello sbarco. Marsala non può non presentarsi all’appuntamento senza un monumento al suo eroe. Nel 2007 viene fatto un concorso di idee per completare l’opera, seguendo le indicazioni della regione: si può portare a termine, ma senza aggiungere altro volume all’esistente. Vince il progetto Mille Luci dell’architetto Ottavio Abramo, di Catania. Il sindaco Renzo Carini non sta nella pelle: “finalmente si completa il monumento ai Mille”. Ma mancano i soldi, perchè il progetto di Abramo costerebbe 4 milioni di euro. Allora si rimodula. Il Comune stanzia 800 mila euro per il primo lotto funzionale del progetto: risistemare il tutto, mettere dei pannelli con i nomi dei Mille, mettere gli infissi, un infopoint con una terrazza cocktail. I lavori oggi sono terminati, dopo 6 anni e diversi ricorsi e controversie tra Comune e ditte. E il secondo lotto? E’ quello che avrebbe dovuto rendere la piazza del “salato” fruibile, che avrebbe completato, davvero, il Monumento ai Mille. Ci voleva un altro milione di euro che Carini chiese al Governo. Soldi che non sono mai arrivati. Per questo parliamo di surrogato del Monumento ai Mille.
Lo scorso agosto al Comune di Marsala vengono concessi 233 mila euro come “ristoro” dei danni provocati al territorio dalla chiusura dell’aeroporto di Birgi durante la guerra in Libia del 2011. Con quei soldi si decide di completare il monumentino. Il resto è cronaca di questi giorni.