Don Francesco Fiorino si è intestato la causa di raccogliere fondi per una borsa di studio per i figli del Maresciallo Silvio Mirarchi, l'ufficiale dei carabinieri ucciso lo scorso 31 Maggio. Ad oggi non risulta nessuna donazione dal mondo politico e dai colleghi delle forze dell’ordine, fa sapere Don Fiorino. L’iniziativa benefica, coordinata dall’Opera di religione “Mons. Gioacchino Di Leo”, ha finora avute libere donazioni per circa 1500/00 euro. Dai 5 euro ai trecento le somme delle offerte.Ieri è stata inviata al Sindaco ed al Presidente del Consiglio comunale di Marsala una lettera aperta per invitare amministratori e consiglieri comunali a fare la loro responsabile parte (almeno l’importo di un gettone di presenza per i consiglieri comunali). Chi desidera ancora contribuire fattivamente alla realizzazione della borsa di studio si può rivolgere direttamente a don Francesco Fiorino (tel. 393.9114018 – francesco.std@gmail.com) o può effettuare un bonifico bancario intestato: Opera di religione “Mons. Gioacchino Di Leo” – IBAN: IT19O0895281880000000153659 - causale: Borsa di studio Maresciallo Mirarchi. Ecco il testo della lettera inviata da Don Fiorino al Sindaco e alle autorità politiche di Marsala:
Gentili Autorità, mi rivolgo a Voi in quanto rappresentate, nell'assoluto rispetto delle regole democratiche e della sana convivenza civile, l'intera comunità marsalese alla quale mi onoro di essere partecipe (a Marsala sono nato e cresciuto, qui da qualche anno risiedo).
Venerdì 29 luglio 2016 si conclude la raccolta fondi, proposta dall'Opera di religione Mons. Gioacchino Di Leo che dirigo, per istituire una borsa di studio a favore dei due figli del maresciallo capo dei Carabinieri, Silvio Mirarchi, ucciso la sera del 31 maggio u.s. durante un’azione di controllo del territorio della nostra Città.Ad oggi non mi risulta pervenuta nessuna donazione da parte delle istituzioni politico-amministrative cittadine che Voi guidate e nemmeno da alcun singolo componente della Giunta e del Consiglio comunale. Sinceramente speravo, confidando sempre nella creatività e buona volontà di tutti, una Vostra collaborazione – anche minima e altamente esemplare – all'iniziativa benefica proposta. Con questa mia lettera aperta desidero invitare - tramite Voi - assessori e consiglieri comunali a fare la loro responsabile parte (almeno l’importo di un gettone di presenza, per esempio, per i consiglieri comunali). La nostra Città ha bisogno - come Voi mi insegnate – del contributo costante e generoso di chiunque per andare incontro a chi è in difficoltà e/o stato “ferito” da mani criminali e disumane. Chi è responsabile delle istituzioni democratiche deve essere “in prima fila” per sostenere azioni e progetti autentici di solidarietà gratuita e di sensibilizzazione per sentirsi ed essere comunità unita nel bene possibile.
Attendo con fiducia, ringraziandoVi anticipatamente della cortese attenzione, una Vostra concreta risposta alla presente.Cordiali saluti.
don Francesco Fiorino