"Dobbiamo fare rete, si tratta di salvare vite umane". E' l'appello ripetuto più volte ieri durante la conferenza stampa tenuta dall'associazione "La Casa di Venere", che ha incassato un importante risultato: la concessione in comodato da parte del Tribunale di Trapani - Sezione Misure di Prevenzione di un immobile, una villetta sequestrata alla mafia e che diventerà sede temporanea del centro. Dall'altro lato le attiviste della Casa di Venere chiedono a Comune, medici, forze di polizia (ieri tutti presentati) di avviare un tavolo per un'azione più efficace.
"Dopo 4 anni di attività sulla violenza di genere il nostro pellegrinaggio alla ricerca delle sede finisce grazie all'interessamento di Piero Grillo" dice Francesca Parrinello, presidente dell'associazione, che ringrazia anche le forze dell'ordine per il lavoro svolto: "Si è creata una sinergia con la polizia, per lavorare con la tempestività necessaria per salvare la vita delle donne". Poi, la richiesta:
"Chiediamo un tavolo programmatico con i servizi sociali del Comune e le forze dell'ordine e i medici di base e quelli del pronto soccorso, perché loro sono l'avanguardia per intercettare le richieste di aiuto. La mancanza di collaborazione tra queste forze ci ha creato non pochi problemi. Mettiamo da parte i protagonisimi, non ci sono medaglie. Bisogna solo salvare la vita delle donne, e anche dei loro figli".
Le fa eco Clara Ruggieri, assessore alle politiche sociali del Comune di Marsala: "Faccio un plauso al lavoro costante di Casa di Venere, noi da parte nostra cerchiamo di collaborare per quanto possibile". Ruggieri annuncia anche che è pronta "Casa Viola", la casa di prima accoglienza per le donne vittime di violenza. E denuncia che spesso non c'è sinergia tra i diversi settori che si occupano di violenza di genere: "Quello che fa uno, l'altro non lo fa. E non va bene. I casi di violenza sono costanti e continui".
Piero Grillo, magistrato, presidente della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, ha messo a disposizione questo immobile: "Ci sono immobili sequestrati che cerchiamo di sfuttrare, per ricavarne un reddito, magari mettendoli in affitto - dice -. Ma ci sono altri beni che invece cerchiamo di destinare alle associazioni di volontariato per scopi sociali. E' anche un modo per garantire la conservazione del bene sotto sequestro nell'attesa che ci sia la confisca o la restituzione".
Il bene non si trova nelle migliori condizioni, perché si tratta di una casa da molto tempo non abitata. "Per questa casa, che è una villetta, è necessario fare dei lavori che noi dell'associazione stiamo facendo autotassandoci" precisa Francesca Parrinello. La presenza di una sede, permette ora alla "Casa di Venere" di accedere all'albo regionale dei centri antiviolenza.
Tante cose comunque sono ancora da fare, anche ad esempio la formazione del personale di polizia a Marsala, che comunque già sta collaborando con Casa di Venere, "e nell'ultimo periodo abbiamo salvato due donne" dice Parrinello.
"Il pronto soccorso di Marsala sarà sede sperimentale del percorso definito codice rosa - annuncia il deputato regionale del Pd Antonella Milazzo - con un'attenzione dedicata e particolare alle donne vittime di violenza".
Rino Ferrari, presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Trapani parla di un "momento molto importante". E aggiunge: "La formazione sulla violenza di genere deve coinvolgere tutte le figure, dai medici alle forze dell'ordine. Tutti siamo in formazione permanente. Il codice rosa è fondamentale, perchè la donna ha vergogna a presentarsi al pronto soccorso e dire che ha subito delle violenze a casa". "Tessera dopo tessera - conclude Annamaria Angileri - stiamo costruendo un mosaico importante, una filiera che adesso è in grado di fare sistema". Angileri chiede alla collega di Giunta Ruggieri di "lanciare il tavolo istituzionale entro Settembre".