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03/08/2016 09:06:00

Il consiglio comunale di Marsala, il nulla. E la "merda"...

Ci si perdoni la volgarità. Ma è dovere di cronaca, perbacco. Perchè di questo si è parlato ieri a Marsala in consiglio comunale, a Palazzo VII Aprile.  Del nulla. Però per la prima volta è stata anche sdoganata la parola "merda", utilizzata dal consigliere Mario Rodriquez (Pd) per denunciare i problemi che hanno a Marsala le sei ditte che si occupano di autospurgo per sversare i liquami nel centro comunale.  "Si perde un sacco di tempo adesso perché devono fare i controlli sulla...sulla merda...ecco" dice Rodriquez. O avrà detto "melma"? Problema ripreso anche dall'altro Rodriquez, il pentastellato Aldo, che è stato più calmo del solito ma ha sdoganato, sempre parlando di liquami e autospurghi, una nuova costruzione dell'italiano, dato che il deposito dei liquami è, parole di Rodriquez "credo dove che ci sia il canile comunale". 

E credeteci, questa cosa della "merda" è stata la parta più interessante della seduta del consiglio comunale che era convocata per trattare la vicenda della Sarco. L'azienda per il trattamento dei rifiuti - tra l'altro con sede vicino il canile comunale - ha visto bocciata dal consiglio comunale di Marsala la sua richiesta di allargamento per una piccola area dedicato allo stoccaggio dell'amianto (la facciamo breve, la vicenda per intero la raccontiamo cliccando qui). Il consiglio ha bocciato la richiesta. Sarco si è rivolta al Tar, il Tar ha dato ragione a Sarco, intimando al consiglio di rivedere e ridiscutere l'atto, motivandolo in maniera più decente rispetto all'ultima volta (che figura...). Ecco il perchè della convocazione agostana. Solo che il vice presidente Arturo Galfano (il capo Enzo Sturiano non c'era, il suocero sta male ed è in ospedale a Palermo) fa sapere all'inizio che le commissioni ancora non hanno valutato bene l'atto. Se ne parla giovedì. E allora che si fa? E che si fa: la bella, sana, discussione politica, naturalmente, propone Pino Milazzo. Il modo migliore per giustificare il gettone di presenza e i costi per la cittadinanza per il funzionamento del consiglio (ogni seduta ci costa 2500 euro...). 

Solo che tra gli assessori non c'è nessuno. E con chi si fa il confronto?  Con la povera Annamaria Angileri, che arriva giusto in tempo a rappresentare la Giunta e ad assistere a tutto il dibattito kafkiano - come lo ha definito un autorevole osservatore in platea.  E insomma, c'è il fatto dell'autospurgo e della merda dei due Rodriquez. Ed è bello notare che c'è finalmente una cosa - così umana - che unisce dopo tante incomprensioni Pd e Cinque Stelle. I due Rodriquez andranno anche a fare una visita ispettiva insieme.

Dopo è il psico - delirio. La prima ad essere messa sulla croce è Giusy Piccione: è vero che ha detto che ha ricevuto minacce e pressioni per il voto sulla delibera sul piano rifiuti? La consigliera parla di "pressioni psicologiche", che qualcuno ha interpretato come "minacce", non lei. Ma questo non basta, e su questo nulla si alimenta un po' di dibattito politico inutile.

Ma è nulla rispetto alla protagonista involontaria della seduta, Linda Licari. La quale, poveretta, va dicendo in giro da tempo cose risapute: in consiglio si litiga troppo e si lavora poco, molti consiglieri non fanno l'interesse della città, l'Amministrazione Di Girolamo non comunica bene ma è anche ostacolata, eccetera. Nella noia estiva, per ammazzare il tempo, le considerazioni di Licari fatte qua e là su Facebook, in interviste e in documenti vari diventano una sorta di caso diplomatico mondiale. E l'attacco più pesante viene da un suo "compagno": Arturo Galfano, che è stato eletto nella sua lista. Galfano, con tono da curato di campagna, accusa Licari di essere "recidiva" con le sue dichiarazioni, di parlare troppo, nonostante sia giovane e alle prime armi. Difende la dignità del consiglio, addirittura: "Noi non vogliamo essere lo zerbino di qualcuno". E poi attacca Linda Licari perché su Facebook si lamenta sempre dei sacrifici che fa: "Nessuno le ha imposto di fare il consigliere comunale". E ancora: "Lei ha problemi con tutti, Licari, magari il problema è lei". La sventurata guarda e, educatamente, fa un cenno di si con la testa. Poi Galfano annuncia di abbandonare il gruppo Cambiamo Marsala (in verità  è da un anno che si aspettava il momento), e Licari e l'altro superstite del gruppo Daniele Nuccio, fanno davvero fatica a non sorridere con soddisfazione per la soddsfazione, come quando ci si libera da una lunga stitichezza. Per capirci, va. E giusto per restare in tema....