Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/09/2016 06:30:00

Marsala, Clara Ruggieri: "Cerchiamo di dare dignità a chi soffre la povertà"

Clara Ruggieri, assessore alle politiche sociali a Marsala. Un assessorato delicato, per il lavoro che bisogna fare nel contrasto alla povertà, che è tanta, in città. Finite le vacanze, che progetti ci sono in cantiere?

 

Noi non ci siamo mai fermati di lavorare. Infatti abbiamo messo in campo questo progetto del Ministero del Lavoro varato a luglio.

 

Di cosa si tratta?

 

Si chiama Sia, Sostegno all'inclusione attiva. E' una misura che intende gettare le basi per l'avvio del piano nazionale di contrasto alla povertà e all'inclusione sociale. Prevede l'erogazione di un sussidio economico con una social card a nuclei familiari in condizioni economiche disagiate.

 

Che requisiti ci vogliono per ottenere questi sussidi?

 

Le famiglie non devono avere più di 3 mila euro di Isee, devono essere presenti figli minori, figli disabili anche maggiorenni, o donne incinte dal quarto mese. Dal due settembre stanno cominciando ad arrivare domande. Io invito i cittadini a presentare richiesta. Noi abbiamo fatto riunioni con gli enti del terzo settore, con le caritas.

 

Che tipo di contributo è previsto?

 

Si va da 80 a 400 euro mensili per circa 3 anni. E' un progetto d'intesa con l'Inps, con i centri per l'impiego, con i servizi sanitari. Questo sussidio è subordinato a un progetto di attività sociale lavorativa che prende in carico le famiglie che saranno seguite dai servizi sociali e centri per l'impiego, per creare davvero una inclusione per il cittadino. Sarebbe un peccato non usufruire di questo sostegno per le famiglie in difficoltà.

 

C'è una scadenza?

 

No, ma prima arrivano le domande meglio è. Noi le incameriamo e poi vengono girate all'Inps che fa tutta l'istruttoria, infine le famiglie che hanno i requisiti vengono accolte.

 

Ci saranno dei controlli a tutto campo per erogare questi sussidi?

 

Certo. Ad esempio le famiglie non devono aver acquistato auto o moto di grossa cilindrata. I controlli sono molti precisi. Superati questi si avrà una social card che permetterà di acquistare beni e pagare affitti. Entro dicembre dobbiamo preparare questo grosso progetto che riguarda le famiglie.

 

L'inclusione attiva, cosa significa?

 

Le famiglie saranno prese incarico dai servizi sociali con diversi progetti per i bambini, si può pensare a mettere a disposizione un educatore sociale, creare borse lavoro. Non è il solito contributo a pioggia.

 

Il rischio per i progetti a fini sociali è quello che si eroga un contributo e basta.

 

La gente ha bisogno anche dei contributi perchè molti non lavorano. Ma stiamo cambiando anche su questo punto.

 

Continua ad esempio “Piazze solidali”.

 

C'è una buona ricaduta, i cittadini sono contenti, e abbiamo deciso di continuare per un altro anno. In più aiutiamo queste persone in difficoltà.

 

C'è tanta povertà a Marsala. Come si fa a coniugare le richieste di aiuto che arrivano con il momento di ristrettezze economiche dei Comuni?

 

Abbiamo investito tanto sul sociale pur con tante difficoltà. Ad esempio abbiamo varato l'assegno civico, che ci è costato migliaia di euro ma ha una sua importanza. Dopo l'approvazione del bilancio faremo un nuovo bando, ma il progetto non è fine a se stesso perchè le persone stanno lavorando. Abbiamo ridato dignità a queste persone che lavorano e sono soddisfatte. Ci sono tanti interventi per le varie categorie di persone. Ad esempio c'è chi non può aderire al Sia ma può partecipare alla graduatoria per l'assegno civico. Poi c'è il progetto “A braccia aperte”, ha suscitato un po' di polemiche. Ma era un budget ridotto, ed è stato dato solo a persone con Isee zero.