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28/09/2016 02:00:00

Pantelleria, cerimonia di intitolazione della Stazione dei Carabinieri

 A Pantelleria si è svolta la cerimonia di intitolazione della caserma sede della Stazione Carabinieri di Pantelleria, alla presenza delle più alte cariche istituzionali civili, religiose e militari. In particolare erano presenti all’evento il Ministro dell’Interno Angelino Alfan, i vertici dell’Arma dei Carabinieri a partire dal Comandante Generale (Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette), il Comandante dell’Interregionale “Culqualber” di Messina (Generale di Corpo d’Armata Silvio Ghiselli), il Comandante della Legione Sicilia (Generale di Brigata Riccardo Galletta), e – tra le autorità provinciali – il Prefetto di Trapani Giuseppe Priolo, il Questore di Trapani Maurizio Agricola, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Trapani Stefano Russo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Pasquale Pilerci, le rappresentanze del COBAR, dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, nonché di alcuni familiari del militare a cui è stata dedicata la caserma. Il presidio Arma dell’isola è stato intitolato al Maresciallo Maggiore Antonino Siragusa, nato a Pantelleria il primo di novembre del 1889, decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare per la temerarietà e l’altissimo senso del dovere evidenziati quando, quale Comandante di Stazione dei Carabinieri Reali nell'oasi di Gemil (Zuara) nella Libia nord-occidentale, aveva eroicamente contrastato un attacco delle forze ribelli. Lo schieramento di un reparto di formazione composto da militari appartenenti al Comando Provinciale Carabinieri di Trapani e dal trombettiere della Fanfara inquadrata nel 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia” di Palermo ha conferito lustro e solennità alla cerimonia, ulteriormente pimpreziosita da alcuni significativi passaggi, quali la consegna della Bandiera nazionale al Comandante della Stazione Carabinieri di Pantelleria e la benedizione del vessillo da parte del Vescovo di Mazara del Vallo, S.E. Mons. Domenico Mogavero A seguire, la madrina della cerimonia – la signora Giovanna Apicella, nipote del decorato – è stata invitata a scoprire una lapide commemorativa, riportante la motivazione della concessione dell’onorificenza al proprio avo:

“Comandante di una Stazione dei Carabinieri Reali di un presidio attaccato da preponderanti forze  ribelli, concorreva  prima  efficacemente a respingere l’attacco con i propri dipendenti, poi si offriva di recarsi da solo a ricevere ed accompagnare un convoglio di munizioni attraverso terreno fortemente battuto da fuoco nemico, spingendosi più volte fin sulla linea delle truppe, per assicurare il rifornimento delle munizioni”.