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29/09/2016 06:50:00

Marsala. Michele Licata chiede di pagare le tasse evase, gup rinvia la decisione

 E’ stata rinviata al 26 ottobre la decisione del gup Riccardo Alcamo sulla richiesta della difesa di consentire all’amministratore giudiziario dei beni sequestrati all’imprenditore Michele Licata di versare allo Stato tutte le tasse evase. Alla base del rinvio c’è il deposito di una relazione dell’amministratore “nella quale – spiega la difesa – si afferma che c’è la concreta possibilità di saldare il debito con lo Stato, che è di poco meno di due milioni di euro”. Quattro milioni di euro, infatti, erano già stati versati dall’amministratore giudiziario all’Agenzia delle Entrate nell’ottobre 2015. Una somma recuperata all’erario proprio grazie all’indagine di Procura e Guardia di finanza. E si è trattato della cifra più consistente che lo Stato è riuscito a recuperare “cash” in Sicilia, nonché tra le più rilevanti in Italia, a seguito di un’inchiesta per evasione fiscale. Adesso, rimane da pagare meno di due milioni. E per una parte di questo denaro, pare, che Michele Licata, imprenditore leader in provincia nel settore ristorazione-alberghiero, sia disposto a mettere le mani in tasca. Pagate tutte le tasse, Michele Licata e le sue due figlie (Clara Maria e Valentina) potranno avere uno sconto di pena del 50%. Più complicato, invece, è puntare al dissequestro di ristoranti e alberghi. In questo caso, la competenza è della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani. A difendere Michele Licata e le due figlie sono gli avvocati Carlo Ferracane, Stefano Pellegrino, Salvatore Pino e Gioacchino Sbacchi.