La condanna a un anno e mezzo di reclusione è stata invocata dal pm nel processo, davanti al giudice Saladino, a un pregiudicato marsalese, il 42enne Gaspare Parrinello, accusato di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. I fatti contestati sono del 2015, quando il Parrinello fu fermato dai carabinieri in contrada Ponte Fiumarella mentre alla guida della sua motoape percorreva la strada sul lato sinistro, rischiando l’impatto frontale con altri mezzi. Dopo essere stato fermato, il pregiudicato sarebbe andato in escandescenze e per questo venne condotto in caserma e denunciato. A fine giugno, in aula, nel tentativo di attutire le conseguenze giudiziarie, il pregiudicato ha affermato: “Chiedo scusa per quello che è successo”. Rischiando, però, di vanificare tutto con i sorrisini fatti subito dopo. Una dichiarazione “spontanea”, quella del Parrinello, resa dopo un breve colloquio con il suo difensore, l’avvocato Sebastiano Genna. E’ stato quest’ultimo, probabilmente, a consigliargli di chiedere scusa. Dopo requisitoria e arringa difensiva, il processo è stato rinviato al prossimo 7 novembre, quando potrebbe essere emessa la sentenza. Per resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per porto illegale di armi e altri oggetti “atti ad offendere” (reati commessi a Monreale nell’ottobre 2011), Gaspare Parrinello è stato già arrestato ai primi di aprile, su ordine della Procura di Palermo, dai carabinieri di Marsala per scontare una condanna a 7 mesi di carcere.