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26/10/2016 06:25:00

Trapani: Ryanair, Salvatore Ombra: "Si sta commettendo l'omicidio di questo territorio"

Salvatore Ombra, ex presidente Airgest, qual è il suo punto di vista sulla situazione di emergenza che si vive a Birgi. Da qualche giorno non si possono più prenotare i voli. Ryanair ha messo tutto in stallo nell’attesa di capire cosa succederà. Come vede la questione, e preoccupato?

Assolutamente sì, perché io che ho conosciuto e lavorato con Ryaniar so come ragionano e questo è il preludio affinché possano decidere di andare via. Hanno stoppato i voli dalla primavera prossima fin quando il 28 di ottobre non si deciderà se il territorio aderirà al nuovo contratto per il prossimo triennio oppure no. Il fatto che si siano fatto tante riunioni senza concludere niente porta a questa situazione.


Ombra, c’è un'incapacità conclamata di questo territorio a saper gestire questa trattativa e le sorti del suo stesso futuro.

No ci si rende conto che cosa significa un aeroporto che chiude. Con tantissime difficoltà dal 2007 al 2012 ho portato a raggiungere lo scalo a risultati inimmaginabili, oggi c’è un declino continuo fino ad arrivare a quest’ultima debacle che questo territorio non merita, e non capisco com’è che non ci si ribelli a una situazione di questo tipo.

Tra l’altro tutti ne approfittano per fare polemica politica sull’aeroporto. Fazio dà la colpa al sindaco di Trapani, Damiano dice che non fa nulla perchè c’è l’aeroporto di Palermo, etc. Cosa dovrebbero fare i nostri politici?

Dovrebbero mettersi d’accordo e capire cosa fare. Io non capisco perchè con Ryanair che opera su tredici scali in Italia, c’è un contratto di co-marketing, ma solo sull’aeroporto di Trapani ci sono tutti questi problemi. La linea della compagnia è quella, se si vuole Ryanair sul territorio. Posso testimoniare che quando noi abbiamo avuto Ryanair, abbiamo avuto tanti passeggeri. Ho letto tanti commenti, alcuni davvero banali che dicono perchè dobbiamo pagare Ryanair, io invito tutti a ricordare che abbiamo pagato fior di miliardi di euro all’Alitalia per poi vederla fallire.


Ombra, lei oltre alla responsabilità politica individua anche una responsabilità interna all’amministrazione dell’aeroporto?


Assolutamente sì. Io quando sono stato presidente dell’aeroporto sono stato troppo sulla stampa e per questo sono stato criticato. Ora vedo che da quando non ci sono più io, l’Airgest si è chiusa in un guscio dal quale non trapela più nulla. Anche lì secondo me qualcosa in più si poteva fare. Io avrei fatto qualcosa di diverso. Nell’ultima scelta fatta, con l’ultima amministrazione, devo dire che sono stato contento, perchè quando ho saputo che veniva ad amministrare il direttore degli aeroporti di Roma, se è vero che il mondo gira per relazioni, mi aspettavo la British, la Delta e tutte le compagnie del mondo, non c’è stata una, dico, una sola nuova compagnia a Trapani. Io stimo il dottor Giudice, l’ho conosciuto, eravamo assieme in assoaeroporti, ma da un presidente di tale calibro mi aspettavo ben altro e che si spendeva bene per questo territorio.


Adesso si dice che ci penserà la Regione a risolvere il tutto. Ci crede?


Io non ci credo. La Regione avrebbe dovuto pensarci prima. E’ già il terzo anno che la Regione è dentro e ha la maggioranza di questo aeroporto. Io non capisco una cosa, se c’è un progetto più alto che prevede la chiusura dell’aeroporto di Birgi che lo si dica. Pazienza, voleremo tutti da Palermo, ma quello che mi terrorizza è che non c’è neanche questo, si sta andando verso una deriva che non porterà a nulla se non a far morire un volano che si era messo in movimento e che generava una ricchezza per questo territorio. Ci saranno centinaia di persone che perderanno il posto di lavoro e tutti gli investimenti fatti nella ristrutturazione andranno persi, perchè non è vero che il traffico se non arriva a Trapani arriva a Palermo, non è così e non è detto che questo traffico investa la nostra provincia. E’ necessario, se dobbiamo avere un minimo di speranza, che la parte pensante della nostra politica, se ancora ne è rimasta, si metta d’accordo e trovi la forza per poter rilanciare questo aeroporto, perchè è un omicidio quello che si sta perpetrando nei confronti del nostro territorio, che non può trovare giustificazione alcuna. A me dispiace questa situazione perchè ho vissuto l’esperienza dell’aeroporto, come un’esperienza formativa e mi dispiace che ora stia andando in abbandono in questo modo e ne sono rammaricato. Io ritengo che l’aeroporto assieme al porto siano le soluzioni vincenti per una città e un territorio. Dove c’è un porto e un aeroporto che funzionano le città crescono e la gente lavora. Se queste strutture le abbandoniamo, una cosa non si fa, l’altra si distrugge, allora siamo davvero alla canna del gas.