Marco Tumminello, attaccante di Erice di proprietà della Roma, torna protagonista, ed ancora trovandosi l'Inter sulla sua strada. Venerdì scorso allo stadio "Olimpico" di Roma, sotto la supervisione di mister Luciano Spalletti e del direttore generale del club capitolino Mauro Baldissoni, il forte terminale offensivo giallorosso ha realizzato due gol in Supercoppa Primavera. Entrambe le marcature del bomber classe 1998 sono giunte nel secondo tempo: al 17' e la successiva replica al 31'. Per la cronaca, la Roma Primavera di Alberto De Rossi ha superato 4 a 0 l'Inter e conquistato il trofeo. Proprio contro i neroazzurri dell'Inter nella semifinale scudetto del 31 maggio scorso, il giovane rischiò con una bravata - dettata senz'altro dal nervosismo - di stroncarsi in un colpo solo una luminosa carriera e il percorso di crescita con la maglia dei lupacchiotti, ma a distanza di pochi mesi sempre affrontando l'Inter si è riscattato a pieno. E quell'episodio cui si rese antagonista Tumminello - 18 anni il prossimo 6 novembre - è definitivamente cancellato. Pure in quella circostanza l'ericino riuscì a siglare due reti, ma venne sostituito e non prese parte ai minuti finali dell'incontro, nel contestare una decisione arbitrale si alzò dalla panchina e si diresse a cattivo muso verso il direttore di gara Piscopo, mimando un colpo proibito (una testata): siccome non lo toccò, anzichè sei mesi di squalifica si beccò solo sei giornate. All'uscita dal rettangolo di gioco diede anche un forte calcio alla panchina. La società della Roma con profondo rammarico, e visto il comportamento incomprensibile assunto dal ragazzo, lo sospese, facendogli saltare ritiro, tournèe estive e le convocazioni con la prima squadra.
Per il goleador, con un passato nelle giovanili del Città di Trapani e dell'U.S. Palermo, l'incontro di Supercoppa è stato il quarto gettone di presenza racimolato in stagione, con le reti numero 7 e 8 dell'anno. Si riaccende la "stella" di Tumminello a suon di gol. Si riscatta un giovane che ha tutto per potere emergere e spiccare il volo e che era stato, a seguito della sua condotta, accantonato, lasciato in disparte per mesi.
Per stessa ammissione della Roma il giocatore mancino della Nazionale Under 18, che ha già fatto l'esordio in Serie A al "Bentegodi" contro il Chievo Verona a inizio 2016, è ritenuto il miglior attaccante del suo florido vivaio. La stoffa c'è, numeri e colpi da grande, grandissima prima punta anche, deve solo farsi valere e lottare per il suo sogno. Affinchè l'etichetta di "giovane promessa" che gli affibbiano in tanti, muti in quella di "campione".
Emanuele Giacalone