di Leonardo Agate - Le Camere hanno approvato un decreto legge che dichiara la casa natale di Gramsci monumento nazionale. E' giusto, ma é bene ricordare quel che rappresentò questo grande italiano. Per le sue idee di sinistra, anzi schiettamente comuniste, subì il carcere e il confino. Morì in un sanatorio giudiziario, anche perché l'URSS di Stalin e Togliatti in Italia non utilizzarono quei canali diplomatici che avrebbero permesso l'uscita dal carcere di Gramsci. Fra i due grandi comunisti italiani, Gramsci e Togliatti, si era creato un dissenso sul futuro del comunismo. La tesi gramsciana era meno ligia alle direttive di Mosca, che invece Togliatti perseguiva fedelmente. Ecco perché al dittatore sovietico e al suo subalterno in Italia convenne lasciare rinchiuso Gramsci nelle carceri italiane.
L'intelligenza di Gramsci é al di sopra di ogni critica; ma l'analisi storico - politica lo condusse a errori di prospettiva che si rivelarono alcuni decenni dopo la sua morte con la fine del comunismo reale nell'URSS.
Gramsci era un totalitario a tutto tondo, e avversario tenace del fascismo, non perché regime totalitario, ma perché il totalitarismo del fascismo non era progressivo come lui lo intendeva. Tanto vero che non condannò mai le purghe, le epurazioni e gli assassinii dell'URSS, che furono ben maggiori di quelli commessi dai fascisti italiani. La democrazia, per Gramsci come per Mussolini, era un concetto che non rientrava nel loro modo di pensare.
Tutti i totalitarismi del XX secolo - comunismo, fascismo e nazismo - sono figli dell'illuminismo settecentesco e frutto della Rivoluzione del 1789 La libertà, l'uguaglianza e la fraternità diventarono ragionamento astratto e privo di umanità, producendo quelle utopie oppressive che negarono l'individuo a favore della collettività.
In Germania ed in Italia il positivismo illuministico prese le forme, nella prima metà del Novecento, della restaurazione vetero - borghese, in URSS quelle del progressismo ateistico. I risultati negativi di tutti e tre i totalitarismi si concretizzarono negli esiti tragici che ormai gli storici hanno ampiamente indagato.
Dei tre totalitarismi il meno cruento fu il fascismo italiano, a parte la tragedia della Seconda Guerra Mondiale che sconvolse tutto il mondo.
Fu una fortuna che il nostro Pese non finì al di là della cortina di ferro, come la vicina Iugoslavia. Dobbiamo ringraziare di questa fortuna gli inglesi e gli americani, che posero il limite d'influenza di Mosca tra l'Italia e la Iugoslavia. Lo staliniano Togliatti riuscì solo ad impedire che la Dalmazia restasse italiana. Per il resto l'abbiamo scampata bella, se si pensa a quello che é successo negli stati sotto la direzione di Mosca dopo il crollo del muro di Berlino.