Lunedì ci sarà il grande confronto sul campo fra l’allievo Semplici e il maestro Cosmi. Ad accomunare i due allenatori, la gavetta, le categorie scalate una alla volta, vincendo sul campo. Cosmi in cinque anni portò la Pontevecchio dalla Prima Categoria alla serie D, poi ha fatto salire l’Arezzo dalla D alla C1. Col Perugia ha vinto l’Intertoto, con il Genoa si è visto revocare, per presunto illecito della società, una promozione in A conquistata sul terreno di gioco. Il collega-amico Semplici dal canto suo è arrivato in B vincendo in tutte le categoria partendo dall’Eccellenza: Sangimignano (dall’Eccellenza alla D), Figline (dall’Eccellenza alla D e poi alla Seconda Divisione e infine alla Prima), Spal dalla Lega Pro alla B. All’uno come all’altro nessuno ha regalato alcunchè. Le squadre di Semplici e Cosmi giocano a calcio, sono propositive. I due allenatori adottano quasi sempre il 5-3-2 ma non sono integralisti, hanno praticato diversi moduli tattici, sanno cambiare a gara in corso (vedi il passaggio della Spal al 3-4-3 nel finale del match col Brescia, mossa tattica azzeccata). Istrionico, personaggio mediatico Cosmi, sempre alla ricerca della vittoria, vulcanico; sempre misurato Semplici. Per l’uno come per l’altro esperienze anche extra campo: Cosmi, l’uomo del fiume, ha dato voce a Don Hall (personaggio a sua volta vestito con il tipico cappellino) nella cartone animato I Robinson-Una famiglia spaziale del 2007. E quando allenava il Perugia ha recitato nel film “Il maestro di lingue”. Semplici, alla guida della Fiorentina Primavera, è stato protagonista (magari non gustando tantissimo...) del reality trasmesso da Mtv nel 2012/13. Punti in comune e logiche differenze. Semplici sfida Cosmi. La Spal a Trapani. Ulteriori motivi d’interesse per un campionato, quello spallino iniziato nel migliore dei modi. In questo caso sulla carta ha fatto meglio l’allievo ma il campionato è molto lungo e pieno d’insidie e ne abbiamo viste e ne vedremo tante di meteore. Non sappiamo se la Spal sia una meteora ma è chiaro che scenderà al Provinciale colma di motivazioni per opporsi ad un Trapani che a Perugia ha trovato la fame di vittorie e di bel gioco, quella fame tanto predicata dal proprio tecnico. Lo spettacolo non dovrebbe mancare.
Antonio Ingrassia