Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
03/12/2016 06:30:00

Il Bonus Cultura per i giovani siciliani? Impossibile spenderlo

Il Bonus Cultura per i giovani siciliani? Impossibile spenderlo. Lo dicono alcuni dati molto interessanti.

Il Governo Renzi ha introdotto, dal primo di novembre 2016 al 31 gennaio 2017, la possibilità per chi nel 2016 ha compiuto 18 anni di utilizzare un bonus da 500 euro da spendere in cultura: Cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza. E' possibile fare anche acquisti su Amazon.
Per Codici - associazione di Consumatori - però c'è qualcosa che non va, perchè la procedura per il rilascio dei buoni non è molto semplice e fruibile per tutti. E si chiede “dove e come spendere questi soldi?”
Codici allora ha condotto una sorta di indagine.
“Analizzando, passo dopo passo la procedura, ci si rende conto che, il giovane dopo aver effettuato l’identificazione digitale e aver inserito i propri dati all’interno del sito www. 18app.italia.it (che si chiama app ma non è una vera e propria app), può generare dei buoni da utilizzare sia online che presso gli esercenti che hanno aderito all’iniziativa. Tramite il sito il diciottenne verifica il prezzo dei libri o dei biglietti per eventi e iniziative culturali e genera un buono di pari importo. Questo può essere salvato sullo smartphone o stampato e verrà utilizzato per l’acquisto”. 
Tutto chiaro, ma per l'associazione dei consumatori poi nascono i problemi. Perchè tramite il sito si verifica la disponibilità degli esercenti che hanno aderito, nelle diverse città siciliane, all'iniziativa.
“In Provincia di Catania non esiste, ad esempio un cinema che abbia aderito all’iniziativa, è quindi impossibile per i giovani poter spendere questi bonus presso i cinema. Ma le problematiche non coinvolgono solo la provincia di Catania”.
Prendiamo Trapani, ad esempio. Nessun cinema, nessun concerto, nessun evento culturale, nessun museo o area archeologica, nessuna scuola di teatro e danza aderiscono. Soltanto tre librerie, e basta. Ad Enna la situazione va ancora peggio. Perchè nessuna attività sopra elencata aderisce all'iniziativa. Neanche una libreria. Per i 18enni ennesi, in sostanza, il bonus cultura non serve a nulla. E solo i giovani di Messina e Palermo possono utilizzare il bonus pr andare al cinema. In basso una tabella con le attività che aderiscono a Bonus Cultura.

Secondo il segretario regionale del CODICI Sicilia Manfredi Zammataro: “Questi sono solo degli esempi ma bastano per rendersi conto che il Bonus Cultura, almeno in Sicilia, sembra essere un grande bluff, in quanto pur mettendo a disposizione degli studenti delle somme da poter investire in cultura, non è poi materialmente possibile spendere queste somme. Inoltre quella che sembrava essere una manovra mirata anche ad accrescere l’economia degli esercenti  nei fatti non porterà alcun beneficio alle attività locali. 
L’analisi di questi dati è stata eseguita dall’associazione CODICI, Centro per i diritti del cittadino, dopo aver istituito uno sportello per aiutare i giovani ad accedere al servizio. CODICI si interroga sulla effettiva convenienza dell’attivazione del servizio. È chiaro infatti che i giovani siciliani non potranno trarre i benefici sperati e come consumatori risultano privati di un servizio studiato ad hoc per loro. 
In conclusione l’associazione sottolinea come il Bonus cultura in Sicilia per i giovani diciottenni è destinato ad essere un grande imbroglio. A che pro dunque creare un servizio che poi non può essere utilizzato dai destinatari? Che sia una manovra politica per spingere i giovani a votare a favore del Governo al prossimo referendum?”

C'è da dire però che il Bonus può esser speso su Amazon, in cui si possono acquistare solo libri e e-Book. Nient'altro, altrimenti non sarebbe più un Bonus Cultura.