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15/01/2017 17:50:00

The constant gardener, la spy story sulla lobby dei vaccini. Vi ricorda qualcosa?

 Il tempismo è fondamentale. Un libro è giusto quando arriva al momento giusto. Ecco perché ora voglio parlare de The constant gardener , un romanzo di John Le Carrè, ma non lasciatevi ingannare dal titolo, le piante c’entrano poco, infatti il sottotitolo è La cospirazione. Un thriller, ovviamente, anzi una spy story agghiacciante al punto da poter essere vera. La lobby delle case farmaceutiche è potente quanto quella delle armi e, a quanto pare, in fatto di morti la partita se la giocano . C’è bisogno di restituire un favore a un’azienda che produce farmaci, pertanto bisogna creare ad hoc una finta epidemia, o, magari, solo paventarla. Un gioco da ragazzi. I media cominciano il martellamento dei casi di morte per quel determinato virus, il governo smentisce per non creare troppo panico, anzi fa di meglio, fornisce le cifre degli anni precedenti per dimostrare che è tutto sotto controllo. Ma i notiziari, per qualche settimana, aprono i tg con il caso sospetto del giorno. Il panico ha la meglio e gli ambulatori si riempiono di persone che elemosinano il vaccino. I vaccini, si sa, non fanno male, sono tra i farmaci più sicuri e se qualcuno si permette di obiettare viene immediatamente zittito, nella migliore delle ipotesi, con affermazione del tipo: non ci sono studi che provano la pericolosità o il collegamento con una determinata malattia. Già. Appunto. Non ci sono studi potrebbe essere la risposta sufficiente. Ma torniamo al romanzo di Le Carrè, dopo aver creato la psicosi generale c’è il colpo di scena. L’acquisto massificato del vaccino da parte dello Stato, per assicurare la somministrazione gratuita (?) a tutti. Ma certo! Una legge buttata giù in pochi giorni , o forse già pronta da mesi, che passerà come salvifica, e, per rendere tutto inattaccabile, ci si butta dentro qualcosa di veramente utile dal punto di vista sanitario, qualcosa che metta a tacere chiunque provi a fare resistenza. Un vero thriller ha però bisogno dell’eroe che tenta di smascherare ogni cosa. C’è sempre un attivista da qualche parte che sa muoversi sulla rete, spulciare link, creare collegamenti, insomma un ficcanaso. Qualcosa sulla rete si trova sempre, una traccia, un articolo a volte anche solo suggestioni. Un Paese che vive una forte crisi deve riprendersi, in qualche modo. Le industrie farmaceutiche possono dare una mano attraverso investimenti e posti di lavoro, in cambio vogliono solo il bene della gente, una bella campagna di vaccinazione massificata e magari obbligatoria, un’operazione di poco più di tremila miliardi. Volete sapere come va a finire? Chi ha già letto i romanzi di Le Carrè sa benissimo che non è scontato che vinca l’eroe, e comunque non lo so neanche io, perché devo ancora finire di leggerlo. Se decidete di comprarlo sappiate sin d’ora che troverete una storia un po’ diversa, anzi molto diversa, quale sia peggio ancora non l’ho capito.


Katia Regina