Si difende l'ex Vescovo di Mazara Calogero La Piana, finito al centro di un grosso scandalo. Come abbiamo raccontato, secondo il nuovo libro di Emiliano Fittipaldi, Lussuria, anticipato da L'Espresso, La Piana, aveva ereditato dal suo amante una bella somma di denaro e gioielli.
“Il giornalista Emiliano Fittipaldi ha dato voce e credito a sacerdoti della mia diocesi che mi sono ostili. Questa è opera del diavolo.” E’ lo sfogo a La Fede Quotidiana di monsignor Calogero La Piana.
Secondo l'inchiesta giornalistica , monsignor La Piana avrebbe intrattenuto relazioni omosessuali con un ricco medico della sua diocesi ottenendo da questi una ricca disposizione testamentaria in deroga ad una precedente dello stesso dottore. Insomma, secondo Fittipaldi, il vescovo di Messina, per via dei suoi presunti rapporti omosessuali col medico, avrebbe conseguito un lucroso lascito ereditario. Dice La Piana: “Fittipaldi sbaglia. Nei miei confronti da tempo si è scatenata una vera offensiva priva di sostanza per infangarmi. Una volta hanno sostenuto che avevo creato problemi economici alla diocesi. Non potendo suffragare questa accusa priva di ogni valore, ecco quella della omosessualità e della eredità. Perchè Fittipaldi dopo aver raccolto, a suo dire, quegli elementi, non ha sentito la minima esigenza di ascoltare la mia versione?. Fittipaldi ha seguito acriticamente i veleni di alcuni sacerdoti diocesani che nutrono rancore verso di me, sono due nel particolare. Qeal capitolo non è frutto di Fitipaldi, ma il veleno di un gruppetto di preti locali scontenti verso di me per motivi di interesse, da vescovo li avevo toccati nelle loro prerogative e si sono vendicati. Aggiungo che il capitolo dedicato a me è fuori tema, perchè il libro tratta della pedofilia. Sembra quasi un atto di omaggio del giornalista a chi ha fornito delle notizie, ovviamente false. Siccome la bugia è figlia del diavolo, lo dice il Vangelo, ecco che questo libro è opera del demonio alla pari di chi anonimamente calunnia per motivi di rancore".
Circa il testamento, La Piana dice:
”Fittipaldi poteva benissimo chiedere alla diocesi di Messina e sarebbe stato tutto chiaro. Io ho donato tutto sino all’ultimo e non ho tenuto nulla per me, non mi sono arricchito, vivo qui in un pensionato dei salesiani. In quanto ai rapporti omosessuali sono una bufala. Il benefattore che mi ha dato il lascito ereditario era un noto medico della diocesi, vicino alla Chiesa e molto credente che aveva curato, gratuitamente, preti e vescovi. Una volta ammalatosi e ormai solo, nessuno di quelli che aveva riempito di attenzioni lo ha degnato di cure e allora scelse autonomamente di cambiare il testamento donando a me i sui beni. Lo fece perchè io sono stato il solo che nel tempo del bisogno ho mostrato attenzione e vicinanza, chiamandolo al telefono o anche facendogli visita. Lui si era sentito abbandonato e gratificato dalle mie attenzioni, tutto qui. Scelse spontaneamente di cambiare il beneficiario del testamento, io neppure volevo. Ma mi costituì erede in qualità personale non di vescovo, sia ben chiaro”.