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04/02/2017 12:55:00

Dacia Maraini e "La bambina e il sognatore", un inviato speciale ci racconta l'incontro

Questa settimana abbiamo un inviato speciale, Pietro Pellegrino il libraio di Marsala, che proprio non riesce a stare lontano dai libri. È andato all’incontro con l’autore che si è tenuto il 3 febbraio al Teatro Sollima di Marsala. Il fascino e lo stile di Dacia Maraini lo racconta a modo suo.

I miei complimenti al Liceo Classico per aver organizzato quest'incontro.

La principale artefice: la Prof. Vita D'Amico che ha mostrato doti non solo di valente organizzatrice ma, novella madre dei Gracchi, di mentore  dei suoi "figli migliori". 

Si incomincia con un canto polifonico (?) di alcuni alunni che, onestamente, hanno dato meno dei loro egregi colleghi degli interventi sul libro.

Poi Lei, Dacia, splendida anfitrione ha deliziato la platea con argomentazioni che spaziavano nel mondo della Letteratura incalzata​ dalle domande delle due "intervistatrici", Vita D'Amico, padrona di casa, nonché Clara Ruggieri, padrone di casa anche Lei in quanto Assessore alla cultura.

Decine di citazioni, da Calderon de la barca a Collodi con il suo Pinocchio, hanno fatto da cornice allo splendore della Sua partecipata ed emozionata esposizione dei vari e molto puntuali  argomenti che le venivano, man mano, sollecitati dalle due "Augias in gonnella".

Il sogno ( "La bambina e il sognatore" edito da Rizzoli nel 2015 era infatti il libro di questa sera) è il protagonista del romanzo perché , dice la Maraini, è capace di metterci completamente a nudo. E' un insieme di schegge impazzite, che ci svelano una realtà a cui è impossibile sottrarsi.

In sogno, infatti,  il maestro Nani Sapienza incontra una bambina dal cappotto rosso (immagine che ha portato l'Autrice a parlare del grande potere dell'evocazione nelle favole) che gli ricorda sua figlia, portata via anni prima da una malattia crudele e oggi ferita ancora viva sulla sua pelle di padre. E quando quella mattina la radio annuncia la scomparsa della piccola Lucia, uscita di casa con un cappotto rosso e mai più rientrata, Nani si convince di aver visto in sogno proprio lei riuscendo a contagiare l’intera popolazione di un paesino dell' immobile provincia italiana, con la sua ossessione per Lucia. E principalmente i suoi alunni da sempre affascinati dai racconti del loro Maestro. E, difatti, Nani non è, per loro, solo il Maestro ma è anche un padre che, nella ricerca di Lucia, cerca di ritrovarsi ridisegnando nel suo intimo i confini di un passato incapace di lasciarsi dimenticare.  

Terzo e pregnante protagonista della serata: i ragazzi che, con i loro "filosofici" interventi, hanno, non solo fatto dire a Dacia Maraini che mai, nei suoi molteplici incontri con le scolaresche, se ne era sentita rivolgere di tanto appassionati e professionalmente formulati, ma, soprattutto, hanno fatto dimenticare agli astanti le centinaia di interventi del pubblico adulto che, negli anni, hanno fatto crescere loro chilometri di barba per usare un delicato eufemismo.

 

Pietro Pellegrino