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13/02/2017 00:00:00

Trapani, interrogazione di Mimmo Fazio sulle sorti del personale del Residence Marino

Qual è la posizione giuridica del personale del Residence Marino? Quando riceveranno gli stipendi, non corrisposti da mesi? Nessuno dalla Regione Siciliana, ha mai risposto alle reiterate richieste di mobilità di questo personale. Come mai? Sono alcune delle richieste di chiarimento che il deputato regionale Girolamo Fazio ha avanzato in una interrogazione al Presidente della Regione e agli assessori delle politiche sociali e del lavoro, e delle autonomie locali e della funzione pubblica. Il personale del Residence Marino si trova in una sorta di limbo giuridico e di scaricabarile a causa delle avviate procedure di estinzione dell’IPAB (ex lege L.R. 22/86) che prevedono la devoluzione del patrimonio e l'assorbimento del personale a favore del Comune di Trapani. Ma il comune di Trapani non ci sta ad accollarsi debiti (almeno un paio di milioni di euro) conseguenti a decreti ingiuntivi, pignoramenti e stipendi del personale, neppure di fronte al rilevante patrimonio immobiliare del Residence Marino, ed ha quindi opposto un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Il TAR, in via cautelare, ha sospeso la procedura di devoluzione, in attesa di decidere nel merito , udienza fissata il prossimo 5 giugno. Una situazione di incertezza, per i cinque dipendenti di ruolo dell’IPAB, creditori di 3 retribuzioni mensili per l’anno 2013, 8 per il 2014, 4 per il 2015 e dell’intera retribuzione per l’anno 2016. L’unico interlocutore di riferimento è il commissario straordinario regionale che ha comunque disposto che il personale, come si legge nell’interrogazione «si rechi ogni giorno a lavoro per completare le 36 ore settimanali, così come da contratto, benché non vi siano mansioni e compiti da espletare fatta eccezione della sorveglianza dell’immobile e dei beni mobili solo, però, per le ore mattutine ». Il deputato regionale chiede di conoscere quali iniziative intenda intraprendere la Regione per «sbloccare l’impasse» e di sapere «quale sia la loro posizione giuridica (del personale ndr) e chi ne è responsabile dal punto di vista contrattuale e gestionale»; «Mi risulta, infatti, - commenta Fazio – che alcuni dipendenti hanno chiesto la mobilità verso altre amministrazioni, qualcuno addirittura disponibile al trasferimento in altre sedi, ma ad oggi la Regione Siciliana non ha mai risposto alle reiterate richieste di mobilità avanzate. Ho come l’impressione che la Regione si trovi tra le mani una patata bollente di cui si vuole al più presto sbarazzare. Ma il Residence Marino non è una noiosa scocciatura cui voltare le spalle con indifferenza, è un pezzo importante della storia e della solidarietà di questa città, e almeno per questo avrebbe meritato maggiore considerazione, e una fine più degna».