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20/02/2017 06:20:00

Franco Giudice, Airgest: "Trapani rinnovi presto il contratto con Ryanair. Tempo scaduto"

 Franco Giudice, presidente dell’Airgest, società che gestisce lo scalo aeroportuale di Trapani-Birgi, come va la trattativa con Ryanair per il rinnovo del contratto di co-marketing?

Non c'è nessuna trattativa. Nel senso che in realtà Ryanair attende ancora di sapere la posizione dei Comuni e degli enti del territorio. Ryanair ha uno spirito anglosassone incentrato sulla pratica, la trattativa durerebbe abbastanza poco, stando a determinate condizioni ovviamente. La trattativa lunghissima riguarda la nostra proposta che ci consente di gestire l’accordo di co-marketing. Gli ultimi aggiornamenti sono da una parte positivi, dato che ho sentito nei giorni scorsi Pino Pace, il Presidente della Camera di Commercio della provincia di Trapani, il quale ha convocato un incontro per mercoledì prossimo invitando tutte le istituzioni del territorio, compresa l’ex provincia, i comuni e le forze imprenditoriali. Questo incontro, nelle intenzioni dovrebbe consentire di sottoscrivere un contratto o un patto, ancora non si sa la formulazione, che consentirà in un secondo momento, soprattutto ai comuni, di avere un’interfaccia unica che sarà responsabile della gestione del contratto con la società Ryanair.

Non è la prima volta che il Presidente Pace organizza un tavolo tematico, invitando tutte le autorità interessate alla questione. Questa volta è l’ennesimo tavolo che si risolverà con un nulla di fatto o troveremo un accordo?

A parer mio ci sono troppi dibattiti e incontri, bisognerebbe chiedere a lui. Ho premesso che ben vengano tutte le iniziative purché non aggiungano elementi di dubbio o di confusione; in questo senso noi stiamo chiedendo da tempo, come Airgest, che ci sia un ente che aggreghi i comuni, come è stato fatto in passato e in questo senso la Camera di Commercio potrebbe rappresentare e potrebbe svolgere il ruolo che aveva nel contratto precedente. Se questo consorzio verrà fatto allora funzionerà e si potrà prendere un accordo in breve tempo, altrimenti, se venissero aggiunti elementi di novità o dubbio, siamo a rischio, dato che il contratto scade tra 45 giorni e non credo che Ryanair lo proroghi se non troviamo i fondi necessari.

Ma quindi alla fine del contratto non ci saranno più voli?

No, i biglietti sono stati venduti per buona parte della stagione estiva e questa è una garanzia, non voglio dare messaggi che drammatizzano la situazione, ma chi segue questa situazione da vicino mi deve dare atto del fatto che è da giugno scorso che incito tutti quanti poiché il tempo vola ed effettivamente è volato. C’è la necessità di sottoscrivere un impegno con Ryanair per continuare.

Se questa è la notizia positiva, qual è quella negativa?

La notizia che è totalmente negativa deriva da ciò che ho letto dalla stampa, ovvero che probabilmente si va all’esercizio provvisorio in sede regionale e questo non darebbe la disponibilità del finanziamento che era stato impegnato di 4 milioni per il co-marketing e 6 milioni per l’intervento sul capitale della società.

La Regione interviene, dato che è l’azionista di maggioranza.

La Regione è intervenuta dato che a dicembre scorso nel bilancio ha già stanziato 4 milioni, peccato che se non si interviene presto ad approvare il bilancio quei soldi rimangono bloccati....

Cambiamo argomento, ritornando a parlare delle magliette del padrino che sono in bella mostra al negozio che c’è al primo piano dell’aeroporto Vincenzo Florio. Si ritorna sempre alla classica polemica, è giusto promuovere questi prodotti legati alla mafia?

Premetto che non ho né titolo né ruolo per intervenire su un argomento così delicato e così importante come la lotta alla criminalità organizzata. A mio parere è una cosa di dubbio gusto; da lì a dire che non deve essere esposta o venduta c’è molta differenza. Intanto, come ho scritto anche in un commento su Tp24.it , quel tipo di maglietta non è in vendita solo negli esercizi in aeroporto ma è in vendita anche nel territorio, in molti negozi di gadget. Il riferimento che è stato fatto da chi ha sollevato questa polemica, era alla necessità eventuale di un’ordinanza comunale, come ha fatto Erice già nel 2011, che ha vietato l’esposizione e la vendita di quei prodotti. Qualora venisse fatta un’ordinanza dovrei obbedire e sarei anche d’accordo sul punto di vista del gusto personale; ma sul fatto che questo atto sia un tassello in più alla doverosa lotta alla criminalità organizzata, non mi posso esprimere. ...

 

Ricordiamo che l’aeroporto ha il corpo di fabbrica e la “residenza” a Trapani, quindi è il Comune di Trapani che dovrebbe emettere un’ordinanza.

Si, se il Comune di Trapani emettesse un’ordinanza sarebbe molto più semplice. Finirebbero le polemiche e si chiuderebbe l’argomento.