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06/03/2017 06:00:00

Linda Licari parla del biotestamento: "La politica deve agire, non possiamo più aspettare"

Linda Licari, consigliere comunale del movimento “Cambiamo Marsala”,anche capo gruppo della commissione “politiche sociali”,  è la prima firmataria di una nota diffusa e rivolta alle camere e al Capo dello Stato affinché l’Italia affronti davvero questa questione del biotestamento.

La vicenda di Fabiano, più noto come Dj Fabo, è stata una violazione della libertà e noi critichiamo ciò. Abbiamo deciso di schierarci subito, nonostante le critiche di qualcuno, perchè siamo stanchi di vedere la politica che si culla, che aspetta di creare le giuste condizioni per agire.... È pur vero che queste condizioni sono essenziali dato che la politica è fatta da compromessi, ma cercando compromessi non devono passare gli anni mentre la gente rimane in attesa di risposte. Il tema dell’eutanasia è uno di quei temi che riguarda minoranze e quindi è molto facile slittare le decisioni. Noi siamo contrari a questo sistema; la politica deve rappresentare proprio le minoranze e le fasce più deboli. Il caso di Dj Fabo ha dato la possibilità di riaprire il dibattito e di conoscere un caso su tanti.

Nel 2016 gli italiani che hanno chiesto un auito per morire sono stati 117.

117, è vero. E bisogna pensare che queste sono persone che potevano permettersi una decisione del genere, dato che andare in una di queste cliniche in Svizzera ha un costo di 10 mila euro... Noi dobbiamo metterci nei panni di persone che vivono distanti dalla Svizzera e che non hanno un reddito tale da poter affrontare una spesa del genere, soprattutto in condizioni di sofferenza tali da spendere tutto ciò che hanno in farmaci. Non possiamo più aspettare, ci sono situazioni che vanno regolate da una norma riconosciuta. Gli Stati che permettono la morte assistita sono molti ormai: Francia, Spagna, Germania.

Si potrebbe anche agire in favore del testamento biologico.

Assolutamente si, la cosa essenziale è che dobbiamo smettere di rimandare, si perde troppo tempo. Passano i governi e le leggi rimangono bloccate sempre in qualche commissione o alla camera o al senato. Questa è la situazione attuale. Noi ci siamo sentiti in dovere di esprimere il nostro parere nell’immediatezza, anche per dare un messaggio forte, per far capire che anche da Marsala siamo  vicini a tematiche particolari. Non ci occupiamo solo dell’illuminazione o delle buche, che fa parte dell’ordinario. I cittadini che mi hanno votato sanno che mi interesso di tutto quello che mi segnalano e mi premuro di indicare uffici e assessori di riferimento. Ma è importante avere una visione ampia della situazione.

Cambiando argomento, vi hanno fatto qualche offerta dopo la scissione del PD?
No, noi non abbiamo l’esigenza di avere una casa politica. Siamo un gruppo di persone che ci credono ancora nella politica, ci mettiamo il massimo impegno.È vero che non basta la passione politica o essere “per bene”, ma ce la metteremo tutta. Non abbiamo ancora parlato di ciò che succede a livello nazionale. Sono rimasta delusa della scissione, ma continuo a credere che si possa ricreare una sinistra unita.