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16/03/2017 06:00:00

Marsala, il nuovo Baglio Anselmi riapre tra le polemiche. Lavori incompleti, e accuse...

"Dopo anni riapre il Baglio Anselmi" dice il Sindaco Alberto Di Girolamo gli replica il direttore dei lavori Enrico Caruso. E insomma, con le solite  gaffe del Sindaco Di Girolamo e le critiche ai giornalisti del Direttore Luigi Biondo, si è svolta l'inaugurazione del nuovo allestimento del polo museale archeologico di Marsala, al Baglio Anselmi, quello che una volta era Parco Archeologico e che è tornato ad essere Museo, per di più dipendente da Trapani. Tante autorità presenti che hanno partecipato alla conferenza di apertura; presente il dirigente generale dei beni culturali dell’identità siciliana Gaetano Pennino, Paola Misuraca soprintendente provinciale dei Beni Culturali, Enrico Carapezza dirigente affari generali e il Sindaco del Comune di Marsala Alberto di Girolamo.

L’importanza di questa occasione, a trent’anni dalla prima apertura, è quella di segnare un nuovo inizio, infatti tutti i relatori hanno confermato che il museo diventerà un importante polo di archeologia navale grazie anche al nuovo reperto della nave romana, detta la "nave sorella" della nave punica, e scippata a Trapani dopo tante polemiche.

I lavori per le "opere di “valorizzazione del Polo museale di Trapani, Museo archeologico Baglio Anselmi di Marsala” sono stati realizzati grazie ad un progetto europeo avviato da Maria Luisa Famà ex direttrice del museo e adesso Presidente dell'associazione “Amici del Parco Archeologico”. I lavori però non sono stati ancora finiti. Per il direttore Biondo la colpa è della burocrazia e dei giornalisti "cialtroni". I lavori al museo Baglio Anselmi vengono effettuati dalla ditta “Damiga” di Alcamo per un importo di 2.377.816,66 euro.

“Questo è un luogo testimone dell’arte, arte che questa terra esprime da sempre - afferma il Direttore Luigi Biondo - le memorie non sono statiche ma cambiano e i musei devono ascoltare questo processo. Il tempo dell’indifferenza e del rifiuto della cultura è finito. Le farraginose procedure amministrative hanno impedito di completare gli ultimi lavori. La scelta dolorosa ma giusta che ho condiviso con gli altri non è poca, dato che lavoreremo davanti agli occhi dei turisti. Ci sono uomini speciali, presenti in sala, uomini che hanno lasciato segni indelebili, che vivono giornalmente esperienze di lavoro, uomini al servizio della storia e della memoria. Sono uomini che non meritano servizi superficiali e scandalistici realizzati da cialtroni, da persone che si spacciano da giornalisti e che distorcono la verità dei fatti e l’impegno quotidiano di altra gente.” Non si capisce bene con chi ce l'abbia. 

Il Sindaco Di Girolamo afferma da parte sua la grande gioia nel riaprire il Museo, sottolineando il grande lavoro fatto dagli addetti ai lavori e la collaborazione fra Comune e Soprintendenza. Presente anche Paola Alagna, rappresentante delle Cantine Pellegrino, che ha finanziato alcuni lavori di restauro: “Questa è la dimostrazione di ciò che succede quando i privati incontrano l’amministrazione pubblica è un legame che dura più di 50 anni, da quando la nave punica è stata portata alla luce da Honor Frost, archeologa inglese e amica cara.”

L’inaugurazione si è conclusa con il taglio del nastro, e la speranza di un aumento delle visite, dato che, al momento, i dati non sono molto confortanti.

Istituito nel 1986, il museo archeologico regionale di Marsala è stato realizzato nell'ex stabilimento vinicolo Baglio Anselmi, costruito nel 1880. Tra i reperti più noti del museo c'è la "Nave punica", unico esemplare al mondo, scoperta nel 1971 sui bassi fondali sabbiosi di fronte a Punta d'Alga e recuperata tre anni dopo dall'archeologa inglese Honor Frost. E inoltre la statua in marmo (senza testa) di epoca romana delle Venere Callipige di Lilybeo, scoperta nel 2005 nel corso di scavi effettuati dagli archeologi nell'area di Capo Boeo, accanto la chiesa di San Giovanni.