Tra ricordare e immemorare sussiste una profonda differenza.
Ricordare significa tentare di scandagliare il passato per accertarsi di ciò che siamo stati, di cosa adesso siamo.
Immemorare - concetto mutuato dal pensiero del filosofo tedesco Walter Benjamin – esprime, invece, l’irruzione del nostro io remoto, esplosa da un evento talvolta involontario e fortuito, che trasforma la memoria in prassi, scompagina il presente che abitiamo.
Antonino Contiliano nella sua poesia Amour Événementiel, contenuta nella silloge OnDevaStar (Eureka Edizioni, 2015), recupera l’idea benjaminiana di memoria e permea i versi di un sentimento espressionistico delle immagini: motivo incendiario del testo è la visione del fluttuare notturno del mare, riproduttrice inconsapevole dello sciabordio di amori mai vissuti.
La poesia recita la dedica all’ironia di un amico, che il poeta in una nota dell’edizione succitata svela essere il regista Massimo Pastore.
incendiaria una marea questi fiori cardiaci
questi fotoni sognanti e le foglie di neve
un naviglio di onde nello spazio profumato
questo attracco di notti rotte e all’addiaccio
delle mani i doni giuramenti inanellano
e le vibrazioni dei desideri ventosi e rasi
aggrappati sono carezze dell’azzurro arso
una gioia fra le oscillazioni in fuga, ça va…
svuotati del vuoto e dell’ora gli orli e in volo
ora che d’essere ventagli si posano scuciti
svelata con-tingenza di miele una scia sugli anni
un bagno événementiel di danze virali l’amour
la notte è una farfalla dai colori nucleari
e nessun infinito turba così tempestoso
una veglia dell’udito così tastiera criminale
che ogni ferita è gelo addosso al silenzio
poche sono le cose da dire e non disdire
questo nodo di primavera fuori stagione
è così sorgente emergente senza passato
che in cascata corre ragione scalarne i sorsi
nessuna notte promette complicità e ripari
o angoli occupati dal risveglio avvenire
non c’è palpebra che rosa s’abbassi e passi
se non per pazzire sì … bruci ogni gola
ogni futuro è senza intervalli a monte
a valle per-per-tuo impulso urti e flutti
un nulla solido sbattuto dai sognatori
gli istanti radioattivi dell’amore durante
amico lascia l’ironia a chi già sa dove
morire è il futuro che gli viene incontro
e un carico d’anni gravato solo da un peso
quello degli amori non vissuti e sans dire salut!
MARCO MARINO