E' una vera e propria organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione quella scoperta dagli uomini della Squadra Mobile di Trapani grazie alla denuncia dei residenti di un condominio di via Formica a Trapani. I condomini, stanchi del via vai di persone nel loro stabile, hanno segnalato la presenza di una "casa di appuntamenti". I poliziotti dopo le indagini fatte tramite intercettazioni e pedinamenti hanno confermato ciò che è stato denunciato dai cittadini, fatto che molti in città sapevano.
Due donne e due uomini trapanesi sono indagati a piede libero per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e l'appartamento, presso cui venivano fatte prostituire le donne, - soprattutto sudamericane - è stato posto sotto sequestro. Il proprietario che al momento sembra essere estraneo ai fatti non è indagato. Le indagini tramite il servizio di appostamento hanno permesso di constatare il continuo via vai di clienti, e che gli indagati avevano il compito di accompagnare le donne sfruttate, aiutarle con la pubblicità online, gli annunci su alcuni giornali e gestire l'affitto dell'appartamento.
Ecco il comunicato della Questura:
La Polizia di Stato di Trapani ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Trapani di un appartamento adibito a “casa di prostituzione”.
Due uomini e due donne trapanesi, queste ultime sono conosciute in città con diversi pseudonimi, sono stati indagati e denunciati a piede libero per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Gli indagati sono coinvolti a vario titolo nella gestione della “casa di prostituzione”: si erano occupati della locazione dell’appartamento, del trasloco e dell’amministrazione di tutti gli affari illeciti.
I quattro denunciati, inoltre, erano soliti accompagnare le prostitute, tutte di nazionalità sudamericana, regolarmente soggiornanti in Italia.
La casa di prostituzione era abitualmente pubblicizzata su diversi siti internet, nei quali gli indagati inserivano i contatti con le donne sfruttate.L’appartamento sequestrato era frequentato da molti clienti, in prevalenza italiani, come dimostrato nel corso di numerosi servizi di appostamento e pedinamento svolti dagli uomini della Sezione Criminalità diffusa, Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile.
Le stanze dell’appartamento erano dotate di ogni confort; i cui prezzi di ogni prestazione oscillavano tra le 50 e le 100 euro.
Il proprietario dell’appartamento, estraneo ai fatti, non risulta al momento indagato.Molti degli abitanti del condominio nel quale c’è l’appartamento sequestrato si erano rivolti in numerose occasioni alla Polizia, segnalando il loro disagio per la presenza della “casa di prostituzione”.