Sono 96 le unità di personale sanitario per il quale il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani Giovanni Bavetta, ha firmato oggi i provvedimenti per l’immissione in servizio. Si tratta di 31 infermieri, di cui 20 destinati alle aree di emergenza degli ospedali di Alcamo, Castelvetrano, Marsala e Trapani e sei destinati al potenziamento dell’assistenza sanitaria nelle isole Egadi, di tre infermieri pediatrici, di due tecnici di laboratorio, di cui uno per la nuova PET istallata all’ospedale di Trapani, e di 58 operatori socio-sanitari.
Infine, al termine di una selezione pubblica, sono stati individuati due nuovi primari: Ignazio Bacile, nuovo direttore di struttura complessa di Radiodiagnostica per il presidio ospedaliero “S. Antonio Abate” di Trapani e Domenico Ferrara, che assume l’incarico di direttore di struttura complessa di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza all’ospedale “B. Nagar” di Pantelleria.
“Non abbiamo voluto attendere nemmeno un minuto – ha spiegato Bavetta – nel cominciare a immettere nella nuova rete ospedaliera il suo contenuto più prezioso: le risorse umane e in particolare quel personale sanitario senza il quale anche un reparto di grande eccellenza non può operare, e cioè infermieri e Oss. Siamo anche lieti di poter dare a due delicati reparti ospedalieri delle guide di grande professionalità come i dottori Bacile e Ferrara”.
NUOVO PERSONALE AL S. ANTONIO ABATE - Il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Giovanni Bavetta ha disposto l'assunzione a tempo determinato di due ulteriori Dirigenti medici per il reparto di oncologia del presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate.
Bavetta lo ha deciso dopo essere venuto a conoscenza dal direttore sanitario dell’ospedale trapanese Francesco Giurlanda della segnalazione, da parte di alcuni pazienti, di carenze strutturali e di personale presso il reparto di oncologia medica. I pazienti avevano segnalato la condivisione degli spazi e dei servizi igienici tra chi deve fare gli esami preliminari e chi la chemio, oltre che le lunghe attese, dovute al maggior afflusso dopo la chiusura dell’analogo servizio alla casa di cura Villa dei Gerani.
“Per questo ho inoltre disposto – ha detto il commissario - l’assegnazione anche di un infermiere e di un operatore sociosanitario da assegnare all’unità operativa. Dobbiamo in tutti modi cercare di rendere il più possibile sereni i pazienti durante le cure, e in particolare chi soffre di patologie come quelle oncologiche. Certo gli spazi del S. Antonio sono già sovraffollati ma, in attesa che il reparto trovi una più accogliente sistemazione nel nuovo padiglione ospedaliero che sorgerà alle spalle dell'ospedale e per il quale è in corso la progettazione esecutiva, sarà attivato un ulteriore servizio igienico, a supporto dei pazienti in trattamento chemioterapico”.