di Leonardo Agate - A Piana degli Albanesi, la domenica di Pasqua, ho assistito nella cattedrale alla messa solenne. I pianesi sono cattolici di rito orientale, dipendenti dalla Santa Sede.
Benché sia stato in diverse regioni italiane, e abbia assistito a messe ordinarie, straordinarie e cantate, una messa di due ore, come quella di stamattina , non l'avevo mai conosciuta. Il capo di questa comunità religiosa é l'Eparca, che ha officiato assieme a numerosi confratelli.
La cattedrale é a tre navate, in stile cristiano bizantino. Il continuo canto liturgico di un gruppo di cantori nell'abside di destra, l'incenso profuso ad ampie volute dagli officianti coi turiboli, il messale recitato in greco antico, mi hanno incuriosito, stordito e affascinato.
Non posso dire di essermi convertito al rito orientale, ma ne ho apprezzato la fascinosa fragranza.
Negli anni in cui mi trovavo sul Lago di Como, ho conosciuto le messe veloci di quelle parti. Si andava la mattina della domenica in chiesa sulla collina, tra il lago e il monte, l'orario di inizio della funzione era precisamente rispettato, il parroco procedeva celermente, omettendo il facoltativo, faceva una stringata omelia e, porta la comunione a chi la prendeva, arrivava in quattro e quattr'otto all'"Ite, missa est", perché i fedeli dovevano prendere subito le macchine, che portavano gli sci sul tetto, e correre verso le montagne.
Luogo che vai, chiesa che trovi. Qua a Piana degli Albanesi, ho trovato la chiesa tradizionalista di ascendenza medievale, anche se cattolica. Fa uso del Credo e del Padre Nostro, del Nuovo testamento con moderazione. La lettura di più risalto che ho sentito in italiano é stato l'inizio della Genesi: "In principio era il Verbo...." Di tutto il resto, recitato in greco arcaico, ho capito niente, se non l'afflato mistico degli officianti e dei pianesi.
L'omelia é stata breve, più che le parole contano qua i canti, i gesti, l'ascolto e l'assistere quasi sempre in piedi dei fedeli. Ancora non é stato introdotto il saluto di pace tra i fedeli. Chissà se sia necessario, mi chiedo, visto che da quando , nella nostra chiesa cattolica apostolica romana, ci stringiamo le mani, durante la messa, in segno di pace, non é che l'andazzo familiare e del mondo sia migliorato.
Nelle chiese che conosco di più, quelle della mia Marsala, la durata delle funzioni varia a seconda del prete. Se c'é n'é uno che fa l'omelia lunga, la messa può durare quasi un'ora, altrimenti ci si può sbrigare in quaranta minuti, saluti reciproci di pace compresi. Comunque, noi marsalesi conosciamo i nostri preti, e a seconda del tempo che abbiamo, scegliamo in quale chiesa andare.
Se la messa é cantata, dura di più, però si sa che "Senza soldi non se ne canta messa", almeno nella mia città.