Tentata rapina a Marsala ad un bar di Strasatti, nella periferia sud della città, ai confini con Petrosino. L'autore è un marsalese di 35 anni, Agostino De Vita. L'arresto è stato compiuto dai Carabinieri di Petrosino, guidati da Andrea D'Incerto, che sono intervenuti subito, appena ricevuta la richiesta di aiuto dal titolare del bar. Il tutto è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. De Vita è entrato nel bar e ha minacciato il proprietario per avere i soldi della cassa. I carabinieri sono arrivati, lui ha insistito, e anzi ha resistito anche all'intervento dei militari, che lo hanno arrestato. Lo hanno portato nella caserma di Via Mazara, in attesa dell'udienza. Il giorno dopo il giudice ha convalidato l'arresto, ma, siccome De Vita è incensurato, non ha disposto alcuna misura cautelare. E' di nuovo a piede libero, in attesa del processo, che si farà nei prossimi mesi. Questo il comunicato dei Carabinieri:
I Carabinieri della Stazione di Petrosino, diretti dal Luogotenente Andrea D'Incerto, hanno tratto in arresto per i reati di tentata rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale, DE VITA Agostino, marsalese di 35 anni, grazie ad un tempestivo ed efficace intervento, in risposta alla richiesta di soccorso del proprietario di un Bar di contrada Strasatti.
Tutto è accaduto la scorsa notte tra Lunedì e Martedì quando ai Carabinieri è pervenuta la richiesta di intervento proveniente dall’esercizio commerciale per un tentativo di rapina in atto. Il DE VITA infatti si era introdotto nel bar con l’intento di farsi consegnare una somma di denaro dietro la minaccia di far del male ai proprietari del punto di ristoro.
Giunti sul posto i militari della Stazione avevano modo di constatare ancora minacce del DE VITA nei confronti del proprietario del locale, atteso che anche la presenza dei Carabinieri non lo aveva minimamente fatto desistere dal suo intento. Bloccato dagli intervenuti, il DE VITA veniva, non senza difficoltà, fatto salire sull’autovettura per essere condotto in caserma per gli accertamenti del caso.
Al termine degli stessi, considerate le minacce proferite contro i gestori del bar, anche in presenza dei Carabinieri, ed inoltre la resistenza posta all’intervento dei militari dell’Arma, il DE VITA veniva tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica, tradotto presso le camere di sicurezza della Caserma di via Mazara, ove è rimasto in attesa dell’udienza da svolgersi il giorno successivo.
All’esito della stessa, il giudice del Tribunale Lylibetano, convalidando l’operato dei militari, non disponendo alcuna misura cautelare per il DE VITA, poiché incensurato, ed infine rinviando ai prossimi mesi l’esecuzione del processo a suo carico.