Se c’è una cosa certa nella vita sono i numeri, del resto si dice “La matematica non è una opinione”. I numeri caratterizzano giornalmente la nostra vita, dal voto a scuola, alla data della prima comunione a quella del matrimonio, e così via. Tutto questo vale in generale per tutti o meglio, si pensava fosse così, fin quando non arrivano a casa le bollette del canone idrico emesse dall’Ufficio Acquedotto del Comune di Marsala che ribalta millenni di certezze fondate sulla matematica.
Il motivo? La bolletta dell’acqua arriva al cittadino marsalese il 27 aprile 2017, cioè oggi, ma c’è un’anomalia, è scaduta da 12 giorni, esattamente il 15 di aprile. Ma fin qui si potrebbe obiettare che è stato un problema del servizio postale, sempre in ritardo, e non del Comune. Una volta verificati i dati di consumo e quant’altro ci si accorge che la data di scadenza è la stessa di quella di emissione.
Riepilogando, l’ufficio acquedotto emette la bolletta all’utente marsalese giorno 15 aprile e fissa la scadenza del pagamento nella stessa giornata, che tra l’altro è anche quella della lettura del contatore. Insomma, all’ufficio acquedotto fanno tutto in un’unica giornata. Per scrupolo e chiarimenti abbiamo telefonato all’ufficio.
L’impiegato ci ha rassicurato che non bisogna tenerne conto e che la scadenza è fissata alla fine di maggio. Ma allora, visto che nelle avvertenze della bolletta si ricorda che il ritardo del pagamento comporta l’applicazione di una mora, e che i cittadini per questo si allarmano credendo già di essere in difetto, nonostante non sia dipeso dalla loro volontà, perché non sistemare il tutto registrando la data reale della scadenza?
E' così complicato questo software di emissione delle bollette da non poter permettere la registrazione della data effettiva? A questo punto siamo sospettosi e ancor più curiosi di attendere la prossima fatturazione per verificare se ci sarà o meno l’addebito dovuto all’eventuale ritardo nel pagamento.