Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/04/2017 06:00:00

Cordaro, Licata e gli immigrati. Se la coop sotto sequestro vince un bando del Comune...

 Una società sotto sequestro, rappresentata legalmente dal figlio di un consigliere comunale, indagato per ricettazione nell’ambito di un’inchiesta per una maxi truffa, che prende in gestione un immobile del Comune, per continuare a fare quello che faceva prima…

Accade a Marsala. La società è la Sole Cooperativa Sociale, rappresentata da Roberto Cordaro, genero di Michele Licata, l’imprenditore di Marsala al centro di un’inchiesta per truffa ed evasione fiscale (i suoi beni, 127 milioni di euro, sono stati sequestrati, e tra questi ci sono le quote della cooperativa). Roberto Cordaro è indagato nella stessa vicenda per ricettazione, dato che sul suo conto corrente sono passati i soldi che la Procura ritiene che Licata nascondesse per non pagare le tasse. Il giovane è   figlio del consigliere di maggioranza Giuseppe Cordaro, Pd. Su di lui pende addirittura una richiesta di rinvio a giudizio (ne parliamo in un altro articolo). 

Il bene in questione è un immobile che fa gola a tanti, e che Cordaro si è preso, con la sua cooperativa, della quale è socio insieme alla moglie Valentina Licata e alla suocera, Maria Vita Abrignani. 

Si tratta dell’ex scuola san Michele Rifugio di Marsala, nell’omonima contrada, al numero civico 164. E’ un edificio molto grande, 646 metri quadri, con un po’ di terreno attorno.

Il Comune di Marsala dà in gestione il locale per alzare un paio di euro. E mette una cifra a base d’asta per un anno di 12.000 euro. E’ un’asta a rialzo, vince chi offre di più.
E la cooperativa di Cordaro, Sole, offre di più: 50.000 euro l’anno di canone. E vince.

Per fare cosa? Probabilmente il business del momento: ospitare minorenni immigrati non accompagnati. Tanto che la stessa società dichiara come attività esercitata: “Comunità alloggio assistenziale a favore di minori”. La cooperativa già gestisce centri simili a Camobello di Mazara, Mazara del Vallo, Marsala, Petrosino. Ironia della sorte: a pagare per queste spese è il Comune. Quindi, il Comune ottiene soldi per l'affitto dei locali ad una cooperativa che poi deve pagare per i minori che ospita...

E’ una vicenda che avevamo già raccontato, in alcuni casi in cui ci siamo occupati del “sistema Licata”. Potete leggere l'articolo qui. 

Avevamo infatti scoperto un anno e mezzo fa, che gli affari di Licata non comprendevano solo alberghi e ristoranti, ma anche l’”accoglienza” e la cooperativa Sole è lo strumento utilizzato. Amministratore è il genero, Roberto Cordaro. Tra le accuse a suo carico anche un un passaggio accertato dagli inquirenti di ben 350.000 euro sul suo conto corrente bancario ad Aprile 2015 (quando Licata cercava di "pulire" un milione di euro per sottrarli al fisco).

Più di un anno dopo, ecco che la stessa cooperativa si prende in gestione la scuola di San Michele Rifugio.

Il Comune di Marsala aggiudica l’affitto della scuola alla cooperativa nonostante il suo rappresentante legale abbia in corso un procedimento penale. Eppure per l'aggiudicazione bisogna presentare una dichiarazione sostitutiva in cui si dichiara di non aver in corso alcun procedimento penale.

Ma c’è di più. Perché la Cooperativa Sole è, come abbiamo detto, in amministrazione giudiziaria. E nell’avviso del Comune (lo potete leggere cliccando qui) oltre alla fedina penale del rappresentante legale, c’è un’altra condizione espressa: “Non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo e in qualsiasi altra situazione equivalente, nè di avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni”.

Come mai la cooperativa Sole, in amministrazione giudiziaria, con un presidente coinvolto in un procedimento penale, vince ugualmente la gara per la gestione del bene comunale? E ancora: ma è opportuno che il figlio di un consigliere comunale vinca una gara?

L’avviso del Comune di Marsala per la locazione dell’immobile è del 24 Gennaio 2017.

Il verbale di aggiudicazione è del 28 Febbraio successivo.

La commissione di gara, presieduta dall’ingegnere Francesco Patti, procede all’apertura delle buste arrivate: due.

Una è della Cerf, società consortile, l’altra della Cooperativa Sole. Tra l’altro il Rappresentante Legale Roberto Cordaro è presente durante l’apertura delle buste. L’ingegnere Patti dichiara che la documentazione di entrambe le società è regolare. Si aprono le buste con le offerte: CERF offre 18.120,00 euro. E Sole ben 50.125,00 euro, che pertanto si aggiudica la gara.

 

Eppure che le quote societarie siano in amministrazione giudiziaria lo si evince anche dal certificato camerale della Sole. E’ infatti annotato che: “Il tribunale di Trapani, sezione misure di prevenzione, con decreto n. 42/2015 RMP, emesso in data 23.11.2015 dispone l’esecuzione del sequestro delle quote intestate a Abrignani Maria Vita e Licata Valentina. Sono stati nominati amministratori giudiziari il Dott. Antonio Fresina e il Dott. Andrea Passananti”.