Sono sbarcati nei pressi del museo di Baglio Anselmi, ma non certo per vedere la Nave Punica o la statua della Venere Callipige, ma cercare un futuro migliore.
Sono i migranti (si suppone almeno una ventina) arrivati, di notte, su una piccola imbarcazione in vetroresina lunga circa cinque metri, di colore bianco, con fasce laterali nere, e motore fuoribordo. La barca, per qualche ora è rimasta accanto i cumuli di posidonia lungo la riva. Poi, la Guardia Costiera l’ha trainata in porto.
Sul fondo della barca e sulle alghe parecchi sacchetti di plastica e indumenti bagnati abbandonati da chi è sbarcato. Uno sbarco analogo si era registrato la notte dello scorso 23 febbraio, nel tratto di litorale di fronte via Ernesto Pomilia. Un pò più a sud. Anche in quel caso, sulle alghe c’erano gli indumenti bagnati dei quali i migranti si erano immediatamente liberati prima di far perdere le tracce per le strade della città. Poco distante, in acqua, accanto i cumuli di posidonia, due piccole imbarcazioni in vetroresina di colore bianco-celeste lunghe circa quattro/cinque metri. Con queste, nella notte, i clandestini avevano raggiunto la riva. Magari dopo avere attraversato il Canale di Sicilia a bordo di qualche grossa “carretta del mare”, dalla quale, poi, sono stati trasbordati su quelle piccole barche. E la stessa potrebbe essere accaduta adesso.