Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/05/2017 15:50:00

Il mega concorso a 800 posti di cancelliere

Un magistrato che voleva fare più udienze, per accelerare i processi e smaltire l’arretrato trovato arrivando in un tribunale, si è rivolto al presidente di quel tribunale per chiedergli l’autorizzazione. Il presidente gli ha risposto che non poteva autorizzarlo perché mancava il personale amministrativo che avrebbe dovuto assistere il magistrato nelle udienze. Senza l’assistente amministrativo non si può fare il processo.

Sono venti anni che si aspetta di riempire gli organici dei cancellieri nei tribunali. Oggi, su un organico di 44.117 persone, ne mancano 9.805. Anche l’organico dei magistrati non sta bene. Su circa 9.000 posti di magistrati, ne risultano scoperti 1.000.

Il 18 novembre 2016 è stato firmato il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 novembre, dell’indizione del concorso pubblico a 800 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Assistente giudiziario, rientrante nel nome tradizionale di “cancelliere”.

Il citato decreto cita e richiama nelle premesse una trentina di norme, regolamenti e accordi, che a loro volta ne richiamano altri. Non dice l’unica cosa seria che avrebbe dovuto dire: “Dopo vent’anni di ritardo vogliamo bandire un nuovo concorso a 800 posti di cancelliere. Scusateci per il ritardo”.
Nonostante abbiano avuto il tempo di fare le cose bene, sono sorti, dopo la pubblicazione del decreto, una serie di intoppi. Uno è stato quello di veder arrivare al ministero 308.000 domande. Dal che è venuta la necessità di non procedere con le prove del concorso vere e proprie, ma di farle precedere da una prova preselettiva, alla fine della quale saranno ammessi alle prove scritte circa 3.200 concorrenti.
Il 4 aprile 2017 , il ministero pubblica il diario della prova preselettiva. Con decreto del 20 aprile, lo stesso ministero modifica il diario precedentemente approvato, che conteneva incongruenze.
Dopo numerose peripezie e un giorno di ritardo, il 21 aprile 2017 è stata ripubblicata sul sito del ministero www.giustizia.it la banca dati ufficiale con i 5.000 quiz della prova preselettiva. I quiz, nella loro prima versione, contenevano parecchie imprecisioni ed errori.
Secondo il rettificato diario della prova preselettiva, il primo dei 308.000 candidati, Aannouni Majida, deve presentarsi presso la Fiera di Roma, sede della prova, l’8 maggio, domani. L’ultimo concorrente, Zuzzi Simona, dovrà presentarsi il 24 maggio prossimo.
Poiché la banca dati ufficiale della prova preselettiva è stata resa disponibile il 21 aprile e il primo giorno di prova si svolgerà l’8 maggio, coloro che si dovranno recare alla prova l’8 maggio, alcune migliaia, avranno meno tempo per prepararsi di coloro che vi si dovranno recare il 24 maggio. Nel tratto intermedio tra il primo concorrente e l’ultimo, si collocano gli altri 308.000 candidati, che avranno più o meno tempo per lo studio a seconda della posizione nella graduatoria.
Dall’8 maggio al 24 maggio intercorrono 17 giorni. Vi sembra corretto che un candidato abbia 17 giorni di tempo in più per esercitarsi sulla banca data dei quiz, resa pubblica definitivamente il 21 aprile?
Dopo venti anni di attesa, non potevano spostare di un altro mese la data della prima prova preselettiva? La correttezza amministrativa e il buon senso sono scappati dai ministeri?
Inoltre, si può dubitare che questo sia davvero un concorso pubblico, dato che per la formulazione finale della graduatoria dei vincitori sono stabilite preferenze a favore di coloro che hanno frequentato gli stage formativi nei tribunali. Il mega concorso pubblico fa da copertura alla stabilizzazione di chi già ha lavorato nelle cancellerie.