Nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto delle frodi alimentari, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Trapani hanno bloccato nel porto trapanese, in tre distinte operazioni, altrettante esportazioni di olio dichiarato “extravergine di oliva” con destinazione Stati Uniti d’America. Durante le operazioni di verifica, effettuate sulla base delle risultanze dell’analisi dei rischi, è stato rilevato che le etichette dei contenitori riportavano, in lingua inglese, la dicitura “olio extravergine di oliva” e, in due casi, il marchio di un’azienda statunitense e non quello dell’esportatore italiano.
Le analisi, eseguite presso il Laboratorio Chimico doganale di Palermo, secondo i parametri del Reg. CEE 2568/1991 (relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva), hanno consentito di accertare che il prodotto non era conforme con quanto dichiarato poiché semplice olio vergine di oliva. Complessivamente sono state sequestrate 2.520 bottiglie da un litro, 2.592 bottiglie da mezzo litro e 8.160 lattine da mezzo litro, per un totale di 7.896 litri. I responsabili della società esportatrice sono stati denunciati per i reati di frode in commercio (art. 515 c.p.) e di falsità ideologica in atto pubblico (art. 483 c.p.).