Il consiglio comunale che si è tenuto a Marsala lo scorso lunedì ha avuto un ampio dibattito sul Piano Paesaggistico.
Il presidente del consiglio, Enzo Sturiano, ha indirizzato una nota ufficiale al dirigente competente del settore e all'Amministrazione Comunale chiedendo che fosse trasmessa una delibera e delle osservazioni al Piano Paesaggistico. Sono inserite una serie di osservazioni che il consiglio comunale ha fatto e i dovuti pareri tecnici. Il termine ultimo infatti per presentare le osservazioni è il 24 giugno prossimo, con carattere di urgenza verrà convocata la relativa commissione.
Sturiano comunica che, a seguito di tali operazioni, ci saranno tre sedute consecutive di consiglio comunale.
I tempi sono effettivamente stretti per presentare le osservazioni alla Regione e alla Soprintendenza, Sturiano batte sul punto di sempre e cioè sulla mancata condivisione con il consiglio comunale di decisioni e di riunioni che l'Amministrazione comunale pare abbia fatto per il Piano Paesaggistico: Iil consiglio comunale vorrebbe condividere un percorso ma non ci è dato nemmeno sapere come mai le sentenze emesse per il comune di Paceco e per il comune di Petrosino sono favorevoli e per il nostro Comune c'è stato un esito negativo?”.
Sturiano non si capacita di questo isolamento che l'Amministrazione ha attuato nei confronti del consiglio comunale. “Non c'è la volontà” dice Ginetta Ingrassia, ma le risorse ci sono dentro Palazzo VII Aprile. I consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno dei punti di riferimento dentro l'ARS: “Abbiate un pizzico di umiltà, chiedete le cose e noi vi aiutiamo”, così chiosa Sturiano verso l'assessore Rino Passalacqua.
L'assessore con la delega replica con dati precisi e tecnici ma ribatte sempre sul fatto che il Piano Paesaggistico è in consiglio comunale dal 2012, allora sindaco Giulia Adamo, e pare che le osservazioni presentate un mese e mezzo fa siano le stesse di cinque anni fa.
Insomma per Passalacqua nel 2012 Sturiano c'era e doveva sapere oltre che agire, per l'assessore la polemica sollevata è sterile. Ma non ci si ferma e si scatena l'aula quando Passalacqua dice che nonostante il consiglio comunale aperto sul Piano Paesaggistico e nonostante la sfilza di deputati regionali la politica non ha fatto quasi nulla: “Non ho visto azioni politiche in questo senso. Con il sindaco invece siamo stati più volte a Palermo. Noi non dobbiamo chiedere nulla perchè stiamo agendo su dati oggettivi e tecnici, questo Piano è dentro le stanze del consiglio dal 2012. Ancora dobbiamo condividere? Dobbiamo agire”.
In tutto questo trambusto di botta e risposta, la piega presa è bruttina tanto da far passare in secondo piano il fatto che il decreto correttivo al Piano verrà firmato dall'assessore regionale ad amministrative concluse.
Diverso è il discorso per il ricorso fatto al Tar, presentato per il Comune di Marsala, dall'avvocato Guido Corso. Per Marsala ha deciso una delle sezioni del Tribunale Amministrativo che ha disposto non la immediata sospensiva ma i giudici si sono riservati di entrare nel merito nel mese di novembre. In buona sostanza il Tar dice che il Piano non è sospeso ma che alcune norme non sono attuative, e le divide in norme di previsione, che sono quelle di cui non dobbiamo tenere conto e di prescrizione.
L'affondo di Passalacqua è preciso contro la deputazione regionale: “Non si sono mossi politicamente per fare qualcosa”.
L'aula si movimenta, prende parola il capogruppo del PD, Antonio Vinci, che si inalbera con l'assessore: “ Lei ha esordito: io faccio il tecnico, assessore lei sta sbagliando tutto”. Continua Vinci : “L'assessore è in totale colpa politica, l' aula deve essere notiziata delle cose che riguardano i beni della collettività. Non capisco perchè l'aula non è a conoscenza di nulla, sono due tre cose che prego di far sapere all'assessore ( che nel frattempo ha abbandonato l'aula) così come deve sapere che dire che autorevoli deputati non si sno messi a disposizione è vergognoso. Lei deve decidere se in questa città fa l'assessore o il tecnico , se fa il tecnico lo faccia alla sua maniera se fa l'assessore lo deve fare per opposizione per maggioranza e per la città”.
Dure le parole di Vinci che ha, tra le righe, chiesto le dimissioni di Passalacqua.
Sul mancato dialogo con l'amministrazione sono tutti daccordo, è un coro unanime. Pino Milazzo parla di amministrazione chiusa a riccio “come se siete nelle vostre vite personali non è cosi nella vita pubblica, siamo alla frutta prendiamoci l'amaro e ce ne andiamo tutti a casa”.
La replica del PD all'assessore Passalacqua passa per via ufficiale dalla segreteria dem di Marsala (potete leggerla qui). Poi in serata Passalacqua chiarisce (qui la sua nota)
L'attenzione ad apertura dei lavori si è fissata sui debiti fuori bilancio per di più creati per le cure dei cani randagi incidentati che non possono essere curati presso il canile sanitario. Sono debiti che riguardano le cliniche veterinarie private della città per le prestazione ai cani.
Ad essere curati anche i cani che sono stati reimmessi sul territorio e che sono stati investiti o si sono ritrovati direttamente sul comune di Mazara Del Vallo.
Pino Milazzo e Angelo Di Girolamo non comprendono il perchè tutto ciò possa accadere in vista del fatto che il canile di Marsala è una struttura adeguata. Sturiano dà la risposta: “Non è possibile che la dottoressa presente al canile non operi e non sterilizzi”.