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26/06/2017 06:00:00

Castellammare, storia di Francesco Cascio, il miliziano della porta accanto

 Castellammare del Golfo martedì scorso è diventata per un attimo luogo del terrore in Italia, quando uno squilibrato, di origini sudanese, ha tentato di mandare fuori strada il bus di linea sul quale viaggiava, da Marsala a Palermo. Per fortuna, come abbiamo raccontato, non è riuscito nel suo intento, ma tutti i protagonisti di questa vicenda, autista, passeggeri, e, chiaramente, anche il "dirottatore", sono stati portati a Castellammare per gli interrogatori.

Sembrava finita. E invece no. Adesso Castellammare si scopre culla del primo miliziano dell'Isis, 100% siciliano, che cioè volontariamente ha aderito alla jihad. Ed infatti è morto in battaglia. Si chiamava Francesco Cascio, ed a Castellammare era abbastanza conosciuto. 

L’ultima volta che Francesco Cascio è stato visto a Castellammare del Golfo, nel 2013,  indossava una tunica, nera e lunga come la sua barba. Non una sbandata, la sua, ma una scelta consapevole, maturata negli anni, e condivisa con la moglie, Laura Bombonati, con la quale si era sposato con rito civile proprio a Castellammare nel 2012. In città veniva ormai sempre meno spesso, anche perchè la sua residenza ormai era a Tortona. Lara Bombonati e Francesco Cascio si sono conosciuti alcuni anni fa a Garbagna in provincia di Alessandria, lei studiava grafica e pubblicità, lui era andato via da Castellammare

Un ragazzo molto conosciuto, che apparteneva ad una delle famiglie più note di Castellammare, che vive proprio nel centralissimo corso Garibaldi, e con il papà che, ironia della sorte, è funzionario della Prefettura a Trapani vicino alla pensione, e da tempo in malattia. La mamma è impiegata, la sorella universitaria.

Francesco Cascio era nato nel 1990, in una data che per i siciliani è molto dolorosa: il 19 Luglio.Chiuso, e introverso, ha frequentato il Liceo Classico di Castellammare, si è ritirato, ha preso il diploma da esterno. Poi, la passione per l'Islam, i continui viaggi in Turchia con la futura moglie, ufficialmente per "approfondire la conoscenza del Corano", ma, secondo gli investigatori, per prendere contatto con le milizie dello Stato Islamico. 

Oggi in molti si meravigliano sentendo il resto della sua storia: l'adesione all'Isis, l'arruolamento in Siria da combattente con il nome di Muhammad, la perdita di ogni contatto con i genitori nell'Ottobre del 2016,  la morte, l'arresto della moglie per terrorismo internazionale. 

Lara Bombanati, 26 anni, si trova  infatti rinchiusa in una sezione di massima sicurezza del carcere delle Vallette di Torino. I vicini raccontano che era tutta vestita di scuro.  Era tornata in Italia dopo essere stata arrestata ed espulsa dalla Turchia.

Francesco Cascio, sarebbe morto combattendo in Siria il 26 dicembre 2016, anche se poco chiara la dinamica. Si parla di una imboscata nella quale Francesco è rimasto colpito da una raffica di spari. Si tratta di una non meglio precisata «irruzione armata» in un campo di addestramento in Siria.

Sembra che a spingere Francesco ad imbracciare il fucile sia stata proprio la donna, che al rifiuto del marito di andare a sparare gli avrebbe intimato di «fare il proprio dovere».