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28/06/2017 07:12:00

Incendi a Trapani ed Erice, la situazione è spaventosa. Gli aggiornamenti

17,00 - E' spaventosa la situazione ad Erice e a Trapani. Gli incendi di ieri sono ripartiti, e si sono estesi. Adesso anche Pizzolungo e San Cusumano, con diverse abitazioni evacuate. L'aria e irrespirabile, le fiamme hanno raggiunto la strada. I Canadair sono in azione. Non mancano le polemiche. 
Dall'altro versante è a rischio la funivia. 

"Situazione seria e molto critica ad Erice, per un incendio di vaste proporzioni che ha raggiunto la vetta". Lo afferma Pino Aceto, responsabile dell'associazione di volontariato "Il Soccorso" di Trapani. Le fiamme hanno lambito la funivia e un capannone di un'azienda per la lavorazione della ceramica. Il vento ha spinto le fiamme in direzione di un distributore di carburante.

Il fumo, intanto, ha invaso la strada provinciale Trapani - San Vito Lo Capo, tra Pizzolungo e Bonagia. Sul posto operano decine di vigili del fuoco, forestali e volontari. Dall'alto continua a sganciare acqua un Canadair.

16,00 - “Il vasto incendio che ieri ha deturpato Erice è triste conseguenza dei ritardi nella programmazione della campagna antincendio da parte della Regione Sicilia”. Lo affermano i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Trapani Giacometta Giacalone, Massimo Santoro e Tommaso Macaddino.
“Esprimiamo – affermano - rammarico e sconforto per il rogo che ieri ha colpito duramente la montagna ericina, probabilmente a causa di qualche criminale che approfittando della giornata di vento e caldo ha causato la distruzione di un patrimonio inestimabile. Siamo altresì vicini ai lavoratori forestali già in servizio che si sono adoperati, anche a rischio della propria vita, per compiere il proprio dovere e arginare i danni”.
I sindacalisti ribadiscono che “a causa dei ritardi burocratici e amministrativi della Regione siciliana nello stanziamento dei finanziamenti da destinare ai territori, non è stata permessa la totale efficacia ed efficienza del servizio, considerato che ci sono mezzi non ancora revisionati e che i viali parafuoco sono da terminare poiché non solo non tutti i lavoratori sono stati messi in servizio, ma quelli attualmente operativi sono stati chiamati a lavoro soltanto lo scorso 15 giugno. L’ennesima emergenza di ieri – concludono - mette in luce, ancora una volta, l’importanza di una riforma del settore che dia dignità ai lavoratori e rispetti i tempi e le esigenze del bosco e del territorio”.

15,00 - Non si spengono le fiamme e aumentano le polemiche, ad Erice. "Abbiamo assistito ieri ad un altro oltraggio al territorio ericino..... prima giornata di scirocco e primo incendio devastante per la Montagna di Erice - dichiara il vice sindaco Angelo Catalano -. Alle 15.00 i primi focolai che avrebbero dovuto allertare chi di dovere a mettere in atto le necessarie procedure per evitare lo scempio perpetrato ai danni del nostro territorio. Catalano ricorda che l'Assessore Mauro assieme al Geom. Tilotta (Responsabile della Protezione Civile Comunale) avevano voluto incontrare il comandante dei Vigili del fuoco di Trapani proprio per allertarlo sulle possibili conseguenze di incendio che data la previsione di forti ondate di calore avrebbe potuto interessare Erice e tutto l'agro ericino. "L'incontro era teso oltre che ad allertare il comando anche a chiedere che nell'ambito della dotazione di mezzi antincendio nella Regione Sicilia si tenesse conto della Provincia di Trapani e più specificatamente di mettere a disposizione un elicottero di stanza a Valderice, così come fatto negli anni precedenti. Ebbene la laconica risposta a braccia calate del comandante nel comunicarci che la Regione Sicilia pur avendo le somme necessarie non aveva fatto in tempo a stipulare la convenzione con la Protezione Civile Nazionale e che a questo punto non era nemmeno più in tempo a indire una gara per l'affidamento del servizio nemmeno ad un soggetto privato".

 14,00 - E' ripreso l'incendio ad Erice. Alimentato dal vento di scirocco e dalle alte temperature, il fuoco, che all'alba di oggi sembrava domato, è invece tornato vivo. Nuove squadre sono di nuovo in azione per evitare il peggio. Le fiamme anche in questo caso si sono propagate velocemente, e sempre sullo stesso lato della montagna, la via Vecchia Martogna. Riattivato il tavolo per la gestione della crisi in Prefettura. Ci sono rallentamenti nell'arrivo dei mezzi, perché oggi, a causa del caldo torrido e dello scirocco, i vigili sono impegnati su più fronti. 

07,30 - E' stato spento solo alle cinque e trenta di questa mattina il vasto incendio che ieri pomeriggio ha colpito Erice. Si tratta di un incendio doloso, ci sono pochi dubbi. E' stato alimentato dal caldo e dall'afa. 

Alle 18 di ieri, 9 squadre dei vigili del fuoco, 48 uomini, 16 automezzi, coordinati dal comandante provinciale, l'ingegnere Merendino, e dirette dal funzionario Silvano, sono intervenute ad Erice. Le squadre provenivano da Trapani, Alcamo, Marsala, Salemi. L'incendio è scoppiato ad Erice, la tra Strada Provinciale 31 e la  la via Vecchia Martogna, versante nord-ovest: un vasto incendio di macchia mediterranea, alberi e sterpaglie, che ha interessato una superficie di circa 40 ettari. 

In supporto alle squadre impegnate nell’incendio è intervenuta una squadra operativa del Comando di Palermo ed un’altra squadra del turno che finiva alle ore 20.00 è stata trattenuta in servizio per dare manforte nelle operazioni di spegnimento.

L’incendio, sviluppatosi dapprima alle pendici del Monte Erice, si è propagato velocemente a causa del moderato vento di scirocco che ha spirato nel pomeriggio e sino a tarda notte.

L’intervento tempestivo e massiccio del personale dei vigili del fuoco, ha evitato che il fuoco distruggesse alcune case presenti nella zona attraversata dal fuoco.

Non si lamentano danni alle persone nè agli insediamenti civili.
Le squadre  dei vigili del fuoco sono rientrate alle ore 05.30 di oggi, dopo aver spento gli ultimi focolai.

Per il coordinamento delle operazioni di spegnimento dell’incendio di vaste proporzioni divampato nella tarda serata di ieri nel Comune di Erice, il Prefetto di Trapani, Dottor Giuseppe Priolo, ha attivato immediatamente l’unità di crisi costituita in Prefettura con il Dirigente dell’Area V Dott.ssa Ferrante, il Vice Dirigente Dott.ssa Mancuso, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile Regionale, i Vigili del Fuoco ed il Corpo Forestale della Regione.

Le operazioni di spegnimento, rivelatesi complesse e articolate, hanno interessato le zone di Martogna, Castellaccio e Guastella. Sono intervenute sul posto diverse squadre e mezzi dei Vigili del Fuoco, della Forestale, delle Forze dell’Ordine e dei Volontari della Protezione Civile.

Le fiamme, alimentate dal vento di scirocco si erano infatti propagate fino a lambire alcune abitazioni che, per motivi precauzionali, sono state evacuate.

L’ora tarda non ha consentito l’intervento del Canadair di base all’aeroporto di Birgi, ma la situazione è stata tenuta sempre sotto stretto controllo. Sul posto sono state richiamate tutte le autobotti disponibili che hanno operato nel corso della notte, consentendo di circoscrivere il fuoco. Alle ore 23,30 circa tutte le persone evacuate sono potute rientrare nelle proprie abitazioni, in sicurezza.

L’attività dell’unità di crisi è proseguita per tutta la notte fino al rientro dello stato di emergenza, mantenendosi in costante contatto con le sale operative degli Enti che hanno vigilato l’area interessata ed effettuato la bonifica della stessa.

IN PROVINCIA DI PALERMO. Un vasto incendio ha interessato la zona di Capo Gallo. Dalle 22 i vigili del fuoco hanno cercato di estinguere il rogo. Sul posto sono intervenute sei squadre e questa mattina è intervenuto anche un canadair. Purtroppo l’incendio si è propagato in una zona impervia della montagna. I vigili del fuoco sono riusciti a bloccare il fronte di fuoco quando si stava avvicinando alle abitazioni.

Le alte temperature degli ultimi giorni hanno reso molto difficoltose le attività di spegnimento di roghi in sterpaglie un po’ in tutta la provincia di Palermo. Le zone colpite sono Misilmeri, Bolognetta, Balestrate e lo svincolo autostradale della A29 per Terrasini.

A Partinico per ore ha bruciato una megadiscarica abusiva in via Mulini in una zona densamente abitata e i residenti si sono riversati in strada. Nell’area interessata c’è una discarica abusiva con ogni tipo di rifiuto urbano che ha preso fuoco provocando una densa coltre di fumo nero.