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02/07/2017 06:00:00

Il nuovo piano: come cambia la sanità a Marsala, Trapani e in provincia

E' stato presentato a Marsala il Piano Sanitario della provincia di Trapani che si incastra nella rete ospedaliera della Sicilia.

Una sanità che sta andando verso una direzione nuova con una rete di emergenza urgenza legata allo spazio tempo con poli di eccellenza.

La rete ospedaliera nasce dopo anni di inerzia in cui la sanità era asservita al potere politico e dove la politica era strumentale alla sanità, un concetto difficile da comprendere, spesso i due ambiti erano fortemente connessi, a discapito dei cittadini, utenti del loro imprescindibile diritto alla salute.

Ad aprire i lavori della seduta il sindaco della città di Marsala, Alberto Di Girolamo, nel doppio ruolo di Primo Cittadino e di medico. Di Girolamo ha dato ampia dimostrazione di come la sanità si sia arricchita, alla luce della nuova rete ospedaliera, della possibilità per il cittadino di raggiungere in trenta minuti uno degli ospedali presenti sul nostro territorio, con le relative eccellenze. E' pur vero che le strade però della città di Marsala e dello scorrimento veloce, che portano alla vicina Trapani, non sono di primo livello, come entrambi gli ospedali, e che è più facile morire a causa del dissesto del manto stradale che per mancate prestazioni sanitarie.

Il sindaco si è soffermato sulla necessità di abbattere la mortalità e la mobilità, sempre più cittadini decidono di fare i cosiddetti viaggi della speranza per farsi curare in realtà territoriali spesso del nord. Riuscire a curarsi in Sicilia dovrebbe essere la priorità, ovviamente correlata alla prevenzione.

Per Alberto Di Girolamo, cardiologo, riuscire ad avere un corretto stile di vita con tanto moto, passeggiate a piedi e una sana alimentazione è già una buona base di partenza.

E' una versione del sindaco a cui la cittadinanza non è abituata, ha dato ampio respiro a dei passaggi legati alla cura del paziente in modo preciso e dettagliato. Questa provincia sta attraversando una fase delicata ma allo stesso tempo positiva, e ci sono delle professionalità forti che fanno del nostro ospedale, Paolo Borsellino, un ospedale forte. E' il raccordo che deve esserci anche tra medici di base, ospedale e territorio. Lo dice Rino Ferrari, presidente dell' ordine dei medici della provincia di Trapani. Ma non si può dimenticare che spesso il paziente arriva al Pronto Soccorso e le attese sono lunghissime, le risorse professionali magari andrebbero distribuite in maniera adeguata.

La voce è unanime, i medici la pensano tutti allo stesso modo: la provincia di Trapani è in cammino verso delle migliorie, non ci si può rinunciare assolutamente e non si può tornare indietro tenendo conto di una, inevitabile, variazione demografica. Non sempre però i costi della sanità sono stati in pareggio, la spesa era crescente con delle difficoltà ad essere sostenuta poi dal bilancio pubblico.

Il commissario straordinario dell'ASP di Trapani, Giovanni Bavetta, lavora in sinergia con l'assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, tenendo conto che il processo di ricostruzione della sanità deve avvenire insieme al cittadino che deve essere il primo alleato. Bavetta ha buone parole anche per il personale medico e paramedico, lavoratori infaticabili con una buona dose di positività. Per il commissario Asp la fuga al nord Italia è causa di disinformazione perchè sul nostro territorio le eccellenze ci sono, Bavetta avrà anche ragione per carità ma l'informazione a questo punto deve essere potenziata dall'Azienda Sanitaria, il cittadino da solo difficilmente può sapere.

La Regione Sicilia non bisogna dimenticare che nel 2007 aveva un buco nei conti della sanità pari a circa 1 milione di euro tanto da meritarsi l'appellativo di regione canaglia. La Regione pare adesso avere messo a posto i conti e così si è partiti con la rete ospedaliera, del resto la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità parla di rete da almeno venti anni. Una rete progettata sull'emergenza-urgenza tempo dipendente, tanto da garantire al cittadino delle Madonie lo stesso diritto alla salute di un cittadino che vive nei pressi un ospedale palermitano. Il modello è poi realizzato sul modello di intensità di cura, il cittadino verrà trasportato presso l'ospedale che si occupa di quella patologia. L' appropriatezza della rete è stata garantita dal Ministero delle Finanze,quindi è una rete sostenibile da un punto di vista economico, ma bisogna che sia anche il medico di base a drenare il paziente, un medico di base che deve essere valorizzato altrimenti si rischia di essere sempre nella situazione emergenziale.

Nella nostra provincia ci sono due DEA, uno a Trapani e uno a Marsala. Sono stati previsti i reparti di oncologia a Trapani e a Mazara per non negare più il diritto al malato di tumore di farsi curare altrove, così come sono nate le oncologie molecolari ( una al Policlinico di Palermo e una al Cannizzaro di Catania). L'idea nasce da una interlocuzione avuta con Ruggero De Maria, anche in Sicilia sarà possibile una terapia personalizzata per lo studio del genoma.

L'assessore Gucciardi è categorico sulla vaccinazione ai bambini, non accetta la demagogia e i falsi populismi, pertanto respinge al mittente le richieste di dimissioni da parte di chi è contrario a vaccinare i bambini.
Tante cose ci sono ancora da fare sulla sanità ma dopo ventitre mesi di assessorato targato Gucciardi la strada è tracciata e non si potrà tornare indietro indipendentemente dal futuro politico della Regione.