Ha vegliato il fratello morto da due giorni, in pieno centro, senza che nessuno segnalasse la cosa. Ed è stato trovato in fin di vita, con i segni al collo di una ferita dovuta, probabilmente, ad una lenza messa stretta per torturare. Accade a Marsala. Protagonista di questa vicenda è un piccolo cucciolo di cane,di due mesi, ritrovato, accanto al fratellino morto, dai volontari dell'Enpa.
Marsala è una città con un indice altissimo di abbandoni di intere cucciolate e di cani adulti, il randagismo è un problema che non è mai stato affrontato come opzione risolutiva. Sulla sterilizzazione, che è il vero ed unico metodo per contrastare il fenomeno, non si fa nulla, non c'è allo stato dei fatti una convenzione o un incentivo che sensibilizzi il cittadino e lo inviti alla sterilizzazione.
I costi per una operazione del genere non sono indifferenti e sul bilancio di una famiglia gravano eccome, ma se si adottasse una misura importante, quale il controllo a tappeto dei cani padronali, se microchippati e castrati o sterilizzati, provvedendo, con apposite convenzioni, a sterilizzare il cane, pena una multa, la lotta al randagismo si contrasterebbe in maniera adeguata.
Ci sono poi quei cittadini che, noncuranti del fatto che un animale abbia una sensibilità e non sia peluche, pensano di abbandonarlo e di gettarlo via come fosse una pezza vecchia.
Gli episodi di maltrattamento sono tantissimi in città, alcuni, per fortuna, vengono portati all'attenzione delle associazioni animaliste e per questo fronteggiate ovvero sono destinate a portare l'animale alla morte.
E' dei giorni scorsi questo episodio che ha lasciato l'amaro in bocca a chi aiuta i cani concretamente, cani randagi che in estate soffrono il caldo e la sete, sono per strada senza avere la possibilità di riparo e che sono alla mercè del folle di turno che non risparmia loro qualche pedata. La stessa cosa accade in inverno quando il clima non è mite e le temperature scendono.
Dicevamo, qualche giorno fa sulle vie centrali di Marsala viene rinvenuto un cucciolo morto, la carcassa in decomposizione, l'altro fratellino viene trovato, invece, con un laccio di filo da pesca attorno al collo, stretto così forte da formare un solco. Il cucciolo di pochi mesi è stato trovato anche con una forma grave di denutrimento e fortemente impaurito.
Questa è una città sorda alle questioni animaliste, non c'è una sola azione amministrativa che tuteli gli animali e che faccia una degna politica di lotta al randagismo. Lo svuota canile con un atto di indirizzo volto a donare un voucher di trenta euro a chi adotta un cane non è la giusta soluzione. Il randagismo c'è perchè i cittadini fanno accoppiare i loro cani padronali, cucciolate indesiderate che vengono puntualmente abbandonate. Figli di cagne non sterilizzate e per questo prossime a nuovi accoppiamenti. Il dato è che l'Amministrazione non incontra e non dialoga con le associazioni animaliste presenti sul territorio, associazioni lasciate sole a dare e a cercare stallo, associazioni che affrontano di tasca propria le spese veterinarie e l'acquisto del cibo. Non c'è una programmazione seria e sufficiente, né un'azione politica che tuteli i randagi, peraltro di proprietà del Comune, salvo poi scandalizzarsi del cosiddetto debito fuori bilancio, solo allora ci si rende conto che si deve correre ai ripari.
Il cucciolo seviziato, frutto di menti frustrate e cattive, che rendono perfettamente l'idea del grado di civiltà della città e il degrado in cui, inesorabilmente, stiamo scivolando, è stato tratto in salvo dall'associazione ENPA che cerca adozione : “Prediligeremo le richieste da parte di adottanti residenti o disponibili ad accogliere i cuccioli a Milano, Firenze, Bologna, Torino e Roma per facilitarci con le staffette. Viene chiesta donazione per aiutarci a sostenere le spese del viaggio. Verrà ceduto previo controllo preaffido, firma del modulo di adozione e disponibilità a mantenere i contatti nel tempo. Per informazioni scrivere alla pagina Facebook ENPA Marsala o mandare una mail a marsala@enpa.org.”.