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08/07/2017 15:00:00

Trapani, nuove minacce di morte all'animalista Enrico Rizzi

Dalla giovane età di quattordici anni, Enrico Rizzi, 27 anni, Presidente Nazionale del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali è impegnato nelle battaglie a tutela degli animali. Tutto ciò lo ha portato a lavorare a stretto contatto con i rappresentanti delle forze dell’ordine, come l'ex Questore di Trapani, Giuseppe Gualtieri, il quale gli ha inviato un encomio scritto, a titolo di ringraziamento per questa proficua collaborazione.

 

Negli ultimi due anni, però, Rizzi ha deciso di lottare contro chi con gli animali fa "grossi affari". Ha infatti deciso di denunciare decine di pregiudicati che utilizzano i loro pitbull per le lotte clandestine, un fenomeno molto diffuso in città e per il quale Enrico Rizzi è riuscito anche a portare, per ben due volte, le telecamere di RAI 2. Questa battaglia ha avviato fin da subito il giovane animalista ad una proficua collaborazione con l'ormai ex Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco.

 

Nel portare avanti la sua attività però, il leader animalista continua a subire una serie di ritorsioni, minacce ed aggressioni poste in essere da chi non ha accettato la sua battaglia contro lo zoomafia, e prima ancora della legalità: basti consultare gli articoli di stampa a tal riguardo, nei quali si riportano notizie di speronamenti, avvelenamenti dei suoi animali, minacce sotto l'abitazione, lo sfondamento con sassi della sua autovettura, l’abbandono di ossa di agnello sotto la sua abitazione e diversi cadaveri di animali.

 

Alcuni di questi fatti appena esposti hanno condotto lo scorso anno il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a disporre a suo favore una misura di tutela che garantisca che ne garantisca l’incolumità, ma in forma molto leggera.

 

La situazione però, sembra non migliorare. Su richiesta di Enrico Rizzi, l'altro ieri, agenti della Squadra Volante della Questura di Trapani si sono recati in uno dei quartieri popolari della città per verificare la presenza di alcuni pitbull dentro un'abitazione. La proprietaria degli animali, andati via gli agenti, ha subito inviato dei messaggi audio ad Enrico Rizzi tramite il social network Facebook:

 

"NON LA FINISCI DI MANDARMI GLI SBIRRI? ......TI SPACCO LA FACCIA ...T'ABBRUCIO CU IURICE....IO TI SFRACELLO TUTTO....L'ALTRA VOLTA TI E' FINITA BENE...."

 

Rizzi si è recato presso il Comando dei Carabinieri dove ha sporto denuncia contro la signora per minacce, consegnando i file audio che si trasmettono per conoscenza in allegato a questa nota stampa.

 

Rizzi si è dovuto recare al Pronto Soccorso di Trapani dove si trovava uno dei suoi familiari colpito da malore. Il giovane animalista però, è potuto rimanere poco tempo. Due giovani infatti, lo hanno riconosciuto, insultato e minacciato di prenderlo a pugni, attendendolo all'ingresso dell'area di emergenza. Rizzi ha chiesto l'intervento degli Agenti della Questura di Trapani con una telefonata al 113.

 

Dopo poco però, forse notando Rizzi al telefono, i due giovani si sono dileguati. Ieri mattina l'ennesima denuncia presso gli uffici della Questura di Trapani. Sulla vicenda interviene il legale di Enrico Rizzi, Alessio Cugini:

 

"Di fronte ad una situazione di pericolo ormai quotidiana generata da battaglie per la legalità e quindi nell'interesse di tutti, mi aspetto che le Autorità, cui già ho scritto, si attivino immediatamente per assicurare un'immediata adeguata protezione a Rizzi. Appare infatti evidente che l'attuale misura di protezione non è più sufficiente a garantire gli obiettivi di tutela, motivo per cui ove uno di questi episodi di minacce gravissime, dovesse concretarsi, saranno quelle stesse Autorità che eventualmente non avranno agito, a doverne rispondere."

 

 

Da anni mi ritrovo a lottare da solo contro veri e propri delinquenti. Lo Stato mi ha quasi sempre lasciato da solo. Ringrazio i tanti cittadini che quotidianamente mi manifestano il loro sostegno e la loro vicinanza, ma appare evidente che da solo non posso più continuare a fronteggiare le sfide sempre più forti della criminalità, singola od organizzata. Confesso che questa situazione mi ha portato più di una volta a riflettere sull'opportunità, anche a tutela della mia famiglia, di lasciare Trapani. E' chiaro che se vado via, non perdo soltanto io una sfida per la legalità, ma con me perde tutto lo Stato - il commento di Enrico Rizzi.