11,00 - “Non si può continuare a parlare solo di inefficienza di servizi antincendio, ciò che è mancata e continua a mancare ogni anno, è la corretta programmazione che è necessaria per preparare uomini e mezzi a questi gravi momenti di crisi quando gli incendi, come ogni anno, soffocano tutto il territorio palermitano e trapanese”. Ad affermarlo sono Mimmo Milazzo reggente Cisl Palermo Trapani e Adolfo Scotti segretario Fai Cisl Palermo Trapani intervenendo sull’emergenza incendi che ieri ha colpito fra l’altro il villaggio d Calampiso nel trapanese.
“E’ necessario puntare sulla prevenzione per evitare i danni al territorio e le ripercussioni anche sul turismo e sull’immagine della Sicilia. La politica non può continuare a scaricare le proprie responsabilità, il bilancio regionale è stato approvato solo a maggio, e quindi fortemente in ritardo ormai per destinare le risorse adeguate a tutte le forme di prevenzione. Non si può scaricare su chi poi si trova a gestire questi eventi che vanificano ogni tipo di intervento dell’ultima ora”. Milazzo e Scotti aggiungono, “La prevenzione va fatta già dal mese di maggio creando prima di tutto i viali parafuoco utilizzando tutta la forza lavoro a disposizione (anche i 78sti), così come va programmata la campagna di repressione incendi, e invece la Sicilia si è ritrovata in questa fase emergenziale con i mezzi privi di gasolio e senza revisione e assicurazione”.
10,00 - Hanno trascorso la notte in strutture ricettive (b&b o alberghi) messe a disposizione gratuitamente dai proprietari circa 250 ospiti del Villaggio Calampisu che ieri sera non hanno potuto fare ritorno nelle proprie abitazioni; altre 500 persone sono tornate a casa dopo aver potuto riprendere le proprie autovetture grazie all'AST e ai privati che hanno messo a disposizione bus e pullman per raggiungere il Villaggio chiuso dopo l'incendio.
“E' stata una gara di generosità e coraggio – dice il sindaco Matteo Rizzo – tutta la cittadinanza ma anche i turisti si sono messi a disposizione degli ospiti di Calampisu e insieme hanno creato una catena della solidarietà che ha evitato danni alle persone. Un grazie di cuore soprattutto alla marineria sanvitese e ai diportisti che hanno portato in salvo le persone con le loro imbarcazioni”.
L'emergenza è stata gestita al meglio dall'Amministrazione comunale, che ha creato un centro di accoglienza presso le scuole medie facendo portare lì acqua e bevande; successivamente i ristoratori locali hanno contribuito portando primi e secondi piatti: “Sono orgoglioso dei miei concittadini – afferma il sindaco – tutti hanno contribuito volontariamente e gratuitamente, e i turisti hanno molto apprezzato questi sforzi”.
La Protezione civile si era preparata a ospitare per la notte, presso le scuole, quanti non avessero trovato altre sistemazioni, ma nessuno si è fermato nella struttura pubblica optando per il ritorno a casa o la momentanea ospitalità presso alberghi e b&b.
07,00 - Una vera e propria devastazione, da Castellamamare del Golfo a San Vito Lo Capo, fino alla Riserva delle Saline di Paceco e Trapani. L'estate degli incendi non dà tregua alla provincia di Trapani e a tutta la Sicilia.
A Castellammare del Golfo l'incendio più grosso stato a Monte Inici. Ieri mattina sono rientrate le circa 100 famiglie evacuate in zona Fraginesi. Tra Pilato e Costa larga danni ancora in quantificazione ma superiori certamente al migliaio di ettari con il fuoco che ha bruciato chilometri di vegetazione e arrivato a lambire tante villette della zona densamente abitata soprattutto in questo periodo estivo. Abitazioni risultano danneggiate alcune parzialmente con danni solo a tetto o facciata mentre altre sono state gravemente aggredite dalle fiamme, alcune anche all'interno come nel caso del magazzino di proprietà di un francese. Il sindaco Nicolò Coppola, presente alle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza per tutta la notte, appena 10 giorni fa, lo scorso 2 luglio ha già lanciato l'allarme alluvioni per il rischio idrogeologico oggi praticamente quintuplicato dopo il gravissimo incendio che ha lasciato un paesaggio spettrale sulla montagna ormai priva di alberi e vegetazione di qualsiasi tipo.
Il sindaco sta valutando la richiesta di stato di calamità.
Un altro incendio, divampato a San Vito Lo Capo, ha lambito il villaggio turistico Calampiso dove ci sono circa 700 villeggianti che hanno evacuato la struttura a bordo di barche. Ecco la nota della Prefettura:
Il Prefetto di Trapani, Dottor Giuseppe Priolo, ha attivato immediatamente l’unità di crisi costituita in Prefettura con il Viceprefetto Dott.ssa Di Lisi, il Vice Prefetto Dott.ssa Mancuso, il SUES118, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile Regionale, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto ed il Corpo Forestale della Regione.
Le operazioni di spegnimento, rivelatesi complesse e articolate, hanno interessato anche il villaggio turistico di Calampiso i cui ospiti sono stati evacuati via mare. Si stima che nel villaggio fossero presenti circa 780 di cui 707 trasportate via mare, grazie al supporto fornito da varie unità navali e imbarcazioni private, al molo di San Vito Lo Capo. Tutti gli ospiti evacuati, risultati in buone condizioni di salute tranne qualche persona sottoposta alle cure mediche per sospetta intossicazione da fumo, sono stati temporaneamente accolti e rifocillati presso edifici scolastici dello stesso Comune.
Sono intervenute sul posto diverse squadre e mezzi dei Vigili del Fuoco, della Forestale, delle Forze dell’Ordine, della Capitaneria di Porto. E’ stato risolutivo per lo spegnimento dell’incendio l’intervento di un Canadair e di un elicottero.
L’attività dell’unità di crisi, che si mantiene in costante contatto con le sale operative degli Enti che vigilano l’area interessata, proseguirà fino a cessate emergenze.
Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco - a seguito di verifica - ha accertato che non sussistevano le condizioni di sicurezza per il rientro degli ospiti nel villaggio per cui molte persone hanno deciso di interrompere la vacanza e di ritornare nelle città di provenienza. Tutte le forze in campo hanno operato in condizione di estrema difficoltà in considerazione che uomini e mezzi sono stati impegnati già nei giorni precedenti in numerosi interventi di spegnimento su più fronti di incendi che hanno interessato in particolare vaste zone del Comune di Castellammare del Golfo, con l’evacuazione in via precauzionale degli abitanti delle zone coinvolte.
CINQUE STELLE. “Un piano di leasing per acquistare 9 elicotteri e immediata richiesta della proclamazione dello stato di emergenza per tutta la Sicilia”.
Il M5S all'Ars chiede interventi urgenti al governo Crocetta sul fronte incendi che sta devastando l'isola.
“Le macroscopiche responsabilità dell'esecutivo regionale in questo sfacelo – dice Giancarlo Cancelleri - sono più che evidenti, ma occorre prima cercare di correre ai ripari e si può cercare di farlo in questo frangente avviando un piano di leasing per l'acquisto di nove elicotteri e con la richiesta al consiglio dei ministri della proclamazione dello stato di emergenza. Crocetta lo ha annunciato ma lo ha effettivamente fatto? Convochi immediatamente la giunta ed inoltri la richiesta per avere margini di manovra più ampi in quella che giorno dopo giorno sta rivelandosi una catastrofe”.
Per il M5S sono chiarissime la colpe del governo regionale in questa vicenda, tra queste il non aver fatto partire per tempo la campagna antincendio, avviando al lavoro a tempo debito le quadre antincendio boschivo che avrebbero dovuto creare i viali parafuoco e il non avere fatto la gara d'appalto per gli elicotteri “che non avrebbero certo risolto la situazione – afferma Cancelleri - ma avrebbero certamente contribuito a contenere notevolmente i danni”.
SINDACI. “Chiediamo l'intervento della Protezione civile nazionale e sollecitiamo il Governo a dichiarare lo “Stato di Emergenza” legato ai danni causati dai gravissimi incendi che stanno devastando gran parte dei territori delle province di Messina, Enna, Trapani e Palermo giungendo a lambire i centri abitati”. Questa la dichiarazione di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia i quali seguono con molta preoccupazione l'evolversi della situazione che in queste ultime ore ha costretto l'evacuazione dal mare degli ospiti del rinomato villaggio turistico di Calampiso a San Vito Lo Capo.
“La vastità degli incendi, che si stanno propagando ancora in queste ore, alimentati anche dal caldo record di questi giorni, è tale da determinare danni irreversibili al patrimonio naturalistico della nostra Isola e ingenti danni di natura economica alle aziende ricadenti sul territorio, enormi perdite in termini di raccolti andati in fumo, animali selvatici e greggi morti tra le fiamme nonchè fortissimi disagi ai trasporti, con strade e ferrovie chiuse, linee elettriche e telefoniche gravemente danneggiate”.
“Sollecitiamo il Governo e in particolare la Protezione civile nazionale – concludono Orlando e Alvano – ad intervenire, con l'urgenza richiesta dall'attuale emergenza, mettendo a disposizione ogni risorsa e strumento utile a scongiurare ulteriori dissesti del territorio, già notevolmente martoriato”.
INCENDIO A NUBIA. I criminali del cerino hanno ancora una volta trovato facile vita grazie anche alla inosservanza delle ordinanze sindacali che vengono ormai emanate come atto dovuto e non come obbligo a seguire, di applicazione rigorosa, pre e post incendi. Ignoti hanno dato il via alle fiamme dalla via Garibaldi della Frazione di Nubia nel territorio comunale di Paceco, da un canneto presente in un canale che da anni l’Ente Gestore chiede che venga pulito, sia per gli aspetti idraulici che per la prevenzione da incendi e ha ricevuto come risposte, ad oggi, solo rimpalli di competenze tra gli enti.
Il risultato è drammaticamente sotto gli occhi di tutti, con ben oltre 15 ettari di preziosi habitat protetti, distrutti dal fuoco della mano criminale, con buona pace delle ordinanze, dei proclami, delle indignazioni postume alla conta dei danni.
L’unico che ha colto gli appelli, con grande anticipo rispetto alla ben nota stagione di fuoco è stato il Prefetto che ha avviato preziosi tavoli tecnici per risolvere anche altre problematiche man mano segnalate dall’Ente Gestore ai vari enti competenti, ricevendo silenzi per troppo tempo.
I tavoli tecnici hanno visto la risoluzione di alcuni problemi, anche sul fronte della stagione bollente che era stata ampiamente preannunciata dai meteorologi, ma chi ha poi la responsabilità oggettiva di applicare le sue stesse ordinanze, ha dimostrato di avere ben poco pragmatismo, lasciando che l’inerzia diventasse nei giorni di grande caldo, complice perfetta della distruzione di habitat, piante e animali rari e protetti, paesaggio meraviglioso, oltre che di terrore laddove il fuoco ha raggiunto insediamenti produttivi e case.
Non si può in presenza di ordinanze sindacali che obbligano i privati a pulire le fasce perimetrali dei terreni, che vietano per anni determinate attività sulle aree percorse dal fuoco, assistere ad inerzia sulle aree pubbliche semplicemente perché ognuno degli enti interpellati rigetta la titolarità
dell’intervento.
Non è ammissibile, non più e si auspica che vengano accertate le responsabilità tutte, anche quelle relative alla disapplicazione delle leggi.
L’Ente Gestore ringrazia i Vigili del Fuoco per il prezioso ed instancabile lavoro che ha evitato che venisse distrutto altro territorio prezioso, i Carabinieri, la Polizia Municipale e il Prefetto di Trapani che ha compreso la gravità della diffusa inerzia amministrativa su più aspetti e sta fornendo tutto l’aiuto possibile perché ognuno svolga il suo lavoro, come dovrebbe.