Un canile "horror" a Trapani, con cani morti e pericolo di infezione. Lo ha scoperto nella periferia della città Enrico Rizzi, che ha presidiato la struttura per tre giorni, riuscendo a salvare quindici cani, allertando le autorità. Ma per farlo, Rizzi ha dovuto mettere in campo una clamorosa protesta, arrampicandosi in segno di protesta sul tetto della struttura, che sta in Via Matteo Baviera, zona Porticalazzo. Gli animali lì imprigionati stanno tutti molto male, e hanno infezioni che si possono trasmettere all'uomo.
In quell’immobile diroccato c’erano cani lasciati senza né acqua, nè cibo, carcasse di moto e auto, spazzatura, animali morti, ratti. Riscontrata anche la presenza di amianto. L’uomo che vi abita in condizioni assolutamente non igieniche era ricoverato in ospedale fino a ieri mattina.
Rizzi ha sporto denuncia contro alcuni dirigenti comunali per il rimpallo delle responsabilità sul recupero e ricovero dei cani presenti nella struttura. Per l’uomo, in visibili condizioni di salute precarie, è stato necessario ancora l’intervento dei sanitari e, mentre veniva curato, ha riferito di ulteriori carcasse di animali conservate in un frigorifero.
Le condizioni igienico-sanitarie erano al limite della precarietà. La puzza arrivava fino dentro le case circostanti, allarmando gli abitanti.