Denuncia lo smarrimento del portafoglio con tutti i documenti, ma i poliziotti si insospettiscono, fanno delle verifiche, e scoprono che in realtà è un rapinatore ricercato in tutta Italia.
Nella mattinata di giovedì 3 agosto si presentava presso l’Ufficio Denunce della Questura di Trapani un giovane senegalese, SAMB Papa Ibrahima, classe 1997, al fine di formalizzare una denuncia di smarrimento del proprio portafoglio, asserendo di avere perso i propri documenti di identità.
Già dalle prime fasi l’atteggiamento del giovane insospettiva i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, i quali decidevano di esperire ulteriori accertamenti sul conto del ragazzo, sottoponendolo ad accurati rilievi foto-dattiloscopici al fine di acclararne le esatte generalità.
Ed invero, gli agenti verificavano non solo che il giovane extracomunitario annoverava diversi pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, commessi in diverse province italiane, quali furti e lesioni personali, ma sul conto dello stesso pendeva anche un ordine di cattura per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Verbania.
In particolare, il senegalese era accusato di avere commesso, in concorso con un altro soggetto, i delitti di rapina aggravata e tentata estorsione aggravata; fatti, questi, commessi nel comune di Omegna in provincia di Verbania Cusio Ossola, in pregiudizio di due minori.
Tuttavia, dopo avere commesso tali reati, il giovane straniero aveva fatto perdere le proprie tracce, tanto da far diramare nei suoi confronti un ordine di rintraccio e cattura.
Irreperibilità che è terminata a Trapani, dove, grazie al fiuto dei poliziotti, che non si sono limitati ad ascoltare la sua versione, è stato rintracciato consentendo l’esecuzione dell’ordinanza restrittiva della libertà personale a suo carico.
Dopo le formalità di rito, SAMB Papa Ibrahima è stato portato alla Casa Circondariale San Giuliano.