Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/08/2017 08:50:00

Il racconto della strage sulla A29: "Un attimo, poi è stato buio". Una famiglia distrutta

 Una famiglia distrutta. Un maledetto incidente sulla autostrada A29 Trapani - Palermo. Come abbiamo raccontato ieri su Tp24.it, una Mercedes Classe A è stata urtata intorno all'una e mezza della notte tra il 13 e il 14 Agosto  da una Lancia Lybra. La macchina è precipitata da un cavalcavia tra Fulgatore e Segesta.

Nulla da fare per Roberto Orestano 49 anni, la moglie Rosa Parrinello di 47 e la figlia Miriam Chiara, appena diciottenne. Altri due figli, Luca di 22 e un fratellino di 15, sono ricoverati all'ospedale di Trapani. 

La famiglia Orestano, originaria di Palermo, viveva a Villagrazia di Carini. Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente. L'uomo, 35 anni, alla guida della Lancia, originario di Castellammare del Golfo, è rimasto ferito.

E' stato un sorpasso a causare l'impatto fra la Lancia e la Mercedes. Ed è stato il conducente del primo veicolo a chiamare i soccorsi. Probabilmente ha tamponato il mezzo su cui viaggiavano gli Orestano, precipitato da un'altezza di parecchi metri.

"L'unica cosa che posso esprimere è che vi amo oltre ogni cosa". Luca Orestano sfoga il dolore per la perdita dei genitori e della sorella, attraverso poche righe sul suo profilo facebook. Un post subito commentato da familiari e amici che invitano il giovane, rimasto in vita insieme con il fratellino, ad andare avanti.

"Stavamo dormendo. Mio padre era alla guida. Mio fratello più piccolo era sopra le mie gambe. In un attimo è stato tutto buio. Il volo dal viadotto. Lo schianto. Ho visto mia madre e mia sorella che non respiravano più. Mio fratello e mio padre che chiedevano aiuto. Poi sono arrivati i soccorsi, ma per mio padre non c'è stato nulla da fare". E' il racconto di Luca Orestano. Il giovane ha parlato col pastore evangelico Pietro Zanca che lo ha chiamato al telefono. "E' un giovane sotto shock per quello che ha visto - racconta il pastore - Gli sono stato vicino per molto tempo, cercando di confortarlo. Sa bene che aveva dei genitori fantastici che lo amavano. Adesso bisogna pregare per il più piccolo che si trova ricoverato in condizioni molto serie".

Il fratello minore ha riportato la frattura del bacino, ha i polmoni perforati, i medici lo tengono in coma farmacologico. La situazione è critica.

Gli Orestano a settembre si sarebbero trasferiti a Copenaghen, papà Roberto aveva accettato un lavoro come elettricista in una ditta che si occupa di costruzioni di navi.
L’ultima cena tutti insieme, invece, è stata a casa di un commilitone che Roberto Orestano aveva incontrato dopo quasi trent’anni.
La famiglia si era messa in macchina presto per andare a trovare l’amico del padre. Di notte  i cinque erano risaliti in macchina.

La procura di Trapani ha aperto un’inchiesta sull’impatto. Il conducente della Lybra è indagato con l’accusa di omicidio stradale. La procura ha disposto
l’alcol test e gli esami per rilevare l’eventuale assunzione di droga. Sui corpi delle tre vittime sarà effettuata l’autopsia.