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22/08/2017 06:00:00

Regionali 2017, Cuffaro stoppa Musumeci. Forza Italia e Cantiere Popolare su Armao

La Sicilia di Totò Cuffaro non è mai passata, quel pezzo di elettorato, forte e granitico, c'è. Esiste.

E la regia politica è viva quanto mai, come del resto lo è stata per le ultime amministrative di Palermo, seppur perdente.
Adesso le manovre elettorali si concentrano sulle regionali del 5 novembre. Cuffaro incontra i suoi e non ingoia il nome di Nello Musumeci, troppo di destra, non è una candidatura unitaria, ci si sposti al centro, anzi no, meglio andare con Forza Italia. Il nome di Gaetano Armao piace. Assai.

Il veto su Musumeci insomma c'è, nel mese di luglio lo stesso deputato catanese, a Trapani, ebbe a dire che con i cuffariani non avrebbe voluto avere a che fare. Chi non vuole chi? Questione di scelte, è vero.
Come è vero che non ci si siede ad un tavolo senza sceglierne i commensali, ma ci si candida a governare la Sicilia e se non ci sono i voti, anche degli alleati, la vittoria sarà di altre parti politiche. Ovvietà imprescindibile da ogni ragionamento politico.

Cuffaro ha una sua regia precisa in questa vicina competizione, un uomo moderato, e liberale, con un curriculum non nuovo alla politica e ai suoi sottogoverni e consulenze, regionali e nazionali, il professore Armao è gradito. Il curriculum di Armao lo potete leggere qui.

Un uomo trasversale che sarà il candidato di Forza Italia, su di lui sono compiacenti anche gli attivisti di Cantiere Popolare, che stanno già trattando per far fare un passo indietro a Roberto Lagalla,  la sua "Idea Sicilia" potrebbe confluire su Armao, magari avrà un posto in Giunta.
Lagalla fu assessore (chi non se lo ricorda) alla Sanità di Cuffaro, i risultati della Sanità in Sicilia con i governi di centro destra sono chiari, anche ai marziani.

E i passi fatti negli ultimi cinque anni sono stati importanti, cristallizzati, dalle quali, per fortuna, non si potrà più tornare indietro.
Cuffaro stoppa Musumeci, il centrodestra si spacca e torna a ripetere lo stesso errore del 2012. Silvio Berlusconi è intenzionato a vivere questo amore estivo con Armao e a lanciarlo come il salvatore della Sicilia.

Prendono le distanze i deputati regionali forzisti, lo fa con una lettera aperta Giorgio Assenza nella quale allude a “giochetti e manovre di palazzo... non si recupera il consenso degli elettori che oggi, più che mai, pretendono proposte chiare rispetto al malgoverno di Crocetta, del PD e dei transfughi vari che lo hanno sorretto per 5 anni e che ora, nella fantasia malata di qualcuno, dovrebbero costituire il nucleo indispensabile per la vittoria del centrodestra”.

Assenza così come l'altro deputato regionale, Marco Falcone, arrivano in Forza Italia dopo l'esperienza politica di An, per ovvie ragioni di sentimento politico propendono per Musumeci.

Le trattative romane sul campo largo del Partito Democratico sono in evoluzione, Angelino Alfano pare abbia già chiuso l'accordo con Graziano Delrio e in Sicilia manca solo il nome del candidato presidente per il centro sinistra e le valide, convincenti, motivazioni per la retromarcia del già candidato governatore siciliano, Rosario Crocetta.
Intanto prosegue il tour del Movimento Cinque Stelle che il 24 agosto alle ore 21 farà tappa a Marsala in piazza della Repubblica.