Il tribunale di Trapani ha respinto il ricorso presentato dall'Ong tedesca "Jugend rettet" per il dissequestro della nave Iuventa utilizzata nel mare tra la Sicilia e il Nordafrica per recuperare migranti. Lo rende noto l'avvocato dell'associazione, Leonardo Marino. La nave, che si trova nel porto di Trapani da agosto, rimane quindi sequestrata nell'ambito dell'inchiesta della procura trapanese per immigrazione clandestina.
Gli equipaggi della Iuventa, per la Procura, avrebbero avuto stretti contatti con i trafficanti libici di esseri umani, agevolandoli nel trasporto dei migranti. La Ong ha sempre negato.
L’inchiesta va avanti dal 2016, si indaga per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ma per ora l’accusa è ancora contro ignoti.
Il legale della Ong, Leonardo Marino, martedì aveva chiesto il dissequestro della nave, depositando un dossier con documenti in grado di provare, per la difesa, la correttezza dell’operato dell’equipaggio. Il riesame ha però rigettato la richiesta. «Non conosciamo le motivazioni – ha spiegato l’avvocato Marino – abbiamo avuto la notizia in via informale. Si tratta di un procedimento sommario, basta un indizio o un sospetto per confermare il sequestro».
La Ong potrebbe noleggiare o acquistare un’altra imbarcazione per riprendere i soccorsi nel Mediterraneo: «Abbiamo sempre seguito le leggi – il commento degli attivisti tedeschi – e cooperato con le autorità italiane. Non ci sono mai state collaborazioni con i trafficanti». I legali della Jugend Rettet si riservano di esaminare il provvedimento disposto dal Riesame di Trapani: «Probabilmente sarà oggetto di ricorso per Cassazione».