– Si riapre l’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone. La Procura di Marsala, infatti, ha inviato al Ris dei carabinieri di Messina tutte le impronte rilevate dagli investigatori, in vari luoghi e su diverse auto, dopo la scomparsa, a Mazara, della bambina. Adesso, infatti, grazie ad alcune nuove metodologie e ai progressi scientifici, è possibile rilevare tracce di Dna anche dalle impronte digitali. Questi nuovi accertamenti, chiesti dall’avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta e da Piera Maggio, madre di Denise, mirano ad accertare la possibile presenza di Denise in qualche luogo o su qualche auto dopo il sequestro. Il legale e la Maggio avevano chiesto accertamenti su alcune impronte, mentre la Procura ha esteso il mandato al Ris per tutte le impronte a suo tempo rilevate. La decisione della Procura di Marsala, se dovesse approdare a qualche risultato, aprirebbe nuovi scenari.
Denise Pipitone è una bambina di tre anni che è scomparsa intorno alle 12 del 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo, in Provincia di Trapani, mentre si trovava nei pressi della casa della nonna materna.
La Cassazione ha infatti smontato le tesi dell'accusa, stabilendo che Jessica non era l'unica ad avere del risentimento verso Denise, giacché anche sua madre Anna Corona avrebbe potuto avere lo stesso movente.