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12/10/2017 02:00:00

Leonardo La Piana è il nuovo segretario della Cisl Palermo Trapani

E’ Leonardo La Piana, 46 anni, il nuovo segretario Cisl Palermo Trapani eletto oggi all’unanimità dai delegati che compongono il consiglio generale della Cisl Palermo Trapani. Faranno parte della sua segreteria, Giusy Sferruzza, palermitana 43 anni già componente di segreteria Fisascat Cisl Palermo Trapani e Massimo Santoro, marsalese 49 anni, componente della segreteria provinciale Fai.

La Piana, sposato, due figli, dipendente Enel, ricopre ruoli dirigenziali dal 2009, quando fu eletto componente della segreteria regionale della Flaei, il sindacato degli elettrici della Cisl. Nel 2013 viene eletto segretario generale regionale Flaei, ruolo ricoperto fino a quest’anno quando, nella fase congressuale del sindacato, entra a far parte della segreteria nazionale della sua Federazione. Sulla fondamentale interlocuzione con il mondo delle istituzioni, la politica, l’associazionismo, le categorie produttive, per fare sinergia e imprimere la svolta per il futuro delle due città, il nuovo segretario della Cisl Palermo Trapani intende basare il suo impegno.

“Bisogna unire le forze, fare sinergia, discutere, programmare insieme le strategie per il rilancio dei nostri territori – spiega La Piana –, purtroppo notiamo spesso quanto le eccellenze della nostra terra non vengano valorizzate al massimo, per via della mancanza di una rete con tutti i settori strategici, così restano realtà isolate. Pensiamo al turismo che deve andare verso la strada della destagionalizzazione per ampliare i periodi di attività in modo da cogliere tutte le opportunità attrattive che le due nostre città esprimono per creare cosi lavoro e sviluppo. Ai trasporti, l’edilizia, poi, come all’enogastronomia, all’agricoltura e tanto altro. Dialogheremo non solo con le amministrazioni comunali dei due capoluoghi di provincia ma anche con i sindaci di tutti i comuni perché è nel territorio che il cambiamento deve partire per una migliore qualità della vita. E’ necessario – continua La Piana - sostenere le piccole imprese con agevolazioni per investire, attirare cosi anche investimenti di nuovi imprenditori e per farlo deve essere eliminati i gap infrastrutturali e deve essere snellita la burocrazia che spesso ha causato la perdita di importanti occasioni per la nostra Isola”. Per entrambe le città il sindacato considera fondamentale il potenziamento dei servizi urbani, “dalla raccolta rifiuti che deve andare verso standard di qualità che i cittadini chiedono, ai trasporti ancora troppo carenti, tutto con la tutela e la valorizzazione del personale delle partecipate”.

“I trasporti, poi sono fra le principali basi dello sviluppo, bisogna lavorare sui collegamenti nelle città e fra i due territori di Palermo e Trapani, fra i due scali aeroportuali”. “La disoccupazione – aggiunge La Piana - è giunta a livelli allarmanti, oltre il 25% a Palermo e 21% a Trapani, con il dato che sale a oltre il 50 per cento per i giovani, avviare serie politiche del lavoro deve essere la priorità nell’agenda della politica e delle istituzioni, come sostenere le iniziative dell’imprenditoria giovanile. Puntare, poi, sulle nuove figure professionali indirizzando la formazione verso queste realtà, studiando il mercato del lavoro e le sue necessità, siamo stanchi di vedere i nostri giovani andare via”. “Così come siamo stanchi – commenta il segretario Cisl Palermo Trapani – di vedere i grandi gruppi industriali abbandonare le nostre città. E allora serve uno sforzo di tutti per rendere competitiva una terra che soffre per via del mancato sviluppo delle sue grandi potenzialità”.

Per il futuro di Trapani, spiega La Piana, “Ryanair garantisce la maggior parte dei voli da e per la città, bisogna salvaguardare lo scalo di Birgi e la presenza della compagnia aerea, abbiamo già visto gli enormi danni causati dalle cancellazioni, i comuni facciano di tutto per evitare il peggio”. Attendono ancora il rilancio con i lavori da completare il porto della città, e le infrastrutture di Trapani come la rete ferroviaria e la rete viaria provinciale. “Su tutto questo per Trapani, insieme agli altri sindacati abbiamo chiesto e torneremo a chiedere un impegno in più, consapevoli delle difficoltà affrontate dal commissario straordinario. Ma deve essere un periodo in cui si possano gettare le basi per un nuovo capitolo”.

Per Palermo tante le occasioni da sfruttare al massimo. “Dal titolo di Capitale italiana della cultura, ai Patti per Palermo per i quali attendiamo ancora l’avvio dei cantieri, ai fondi per le periferie, per l’edilizia scolastica, le opportunità per vedere Palermo rinascere ci sono, qualcosa è stato fatto, ma tanto resta ancora da programmare e realizzare. Si parta dalla quotidianità vissuta dai cittadini intervenendo prima di tutto sul futuro delle partecipate con la giusta copertura finanziaria e progetti di rilancio”. Le politiche sociali restano prioritarie. “La povertà, il disagio abitativo – afferma La Piana – crescono e da sole le associazioni di volontariato non possono farcela. I comuni riservino per il sociale maggiori risorse nel bilancio. E su questo fronte, da sindacato che crede molto nel ruolo delle donne, chiediamo politiche sociali che consentano loro di poter svolgere con tranquillità il proprio lavoro senza rinunce, sostenute da servizi adeguati come ad esempio gli asili nido. Prioritaria poi deve essere l’attenzione nei confronti dei pensionati che rappresentano un grande aiuto per le famiglie e che spesso vengono lasciati soli da una sanità poco efficiente e poco presente sul territorio e da politiche sociali inadeguate”. Non bisogna dimenticare, il ruolo della scuola. “Formatrice dei professionisti del futuro, vanno concentrate verso la scuola tutte le risorse possibili. Non possiamo accettare che sul fronte della sicurezza restino ancora inutilizzati i fondi per l’edilizia scolastica in molti comuni, quando è nota l’enorme esigenza di ristrutturazione degli edifici. Tutto questo in un percorso che deve valorizzare il ruolo dei docenti penalizzati dall’ultima riforma”.

L’innovazione una delle chiavi dello sviluppo, ribadisce il sindacato. “Siamo pronti ad accettare la sfida delle città sostenibili e le innovazioni per le Smart city, servono investimenti produttivi che portino al rispetto degli standard europei”. E poi il ruolo del sindacato che conta a Palermo e Trapani oltre 102 mila iscritti. “Partecipazione e presenza in tutto il territorio, dalle periferie ai comuni distanti dalle grandi realtà sono la nostra forza e continueremo su questa strada a essere punto di riferimento per i lavoratori, valorizzando il ruolo dei nostri giovani, grazie anche all’esperienza maturata in tanti anni dei nostri dirigenti impegnati nelle vertenze di tutti giorni. Intendiamo inoltre rilanciare le nostre associazioni che sono fondamentale legame con ogni realtà territoriale sociale, culturale ed economica come quella dell’immigrazione”.

Il consiglio era stato aperto dall’intervento del segretario generale Cisl Sicilia Mimmo Milazzo. “Siamo in una fase importante per la nostra Regione chi guiderà il governo nei prossimi anni dovrà lavorare per il vero cambiamento, finora reso impossibile anche dalla mancanza di una strategia. Bisogna partire dalle basi e dalle emergenze – ha detto Milazzo – come un piano regionale per i rifiuti e l’energia, per l’acqua, politiche industriali che incentivino le imprese insieme a politiche rivolte ai giovani, realizzare le infrastrutture, senza le quali non c’è sviluppo. Aumentare il capitolo del bilancio destinato al sociale per fornire servizi adeguati a chi ha più bisogno, operare con l’obiettivo della tenuta dei conti sia regionali sia degli enti locali dai quali dipende il benessere dei cittadini. Affrontare una volta per tutte il problema delle ex province che si trovano al collasso. Ma è necessario guardare oltre, programmando interventi immediati e aprendo i cantieri, ci allarmano gli enormi ritardi nella realizzazione dei progetti esecutivi delle opere pubbliche. Spesso gli stessi uffici tecnici per mancanza di risorse e personale non procedono con i progetti. Così come ci allarmano, anche, i ritardi nelle opere previste dal Patto per la Sicilia e nel campo dell’edilizia scolastica. Serve insomma responsabilità politico-istituzionale che parta dal dialogo con le parti sociali con le categorie produttive, per costruire un percorso diverso”.

A concludere la segretaria generale confederale Annamaria Furlan, “Anche in Sicilia vale ciò che abbiamo proposto per tutto il Paese. Bisogna che si realizzi un grande patto sociale, tra chi rappresenta il lavoro, le associazioni datoriali e quelle sindacali, e chi governa a tutti i livelli, dalle città alla Regione. Fare le cose insieme, quindi, credo sia assolutamente la scelta strategica su cui deve investire”. E sulla manifestazione sulla legge di stabilità di Cgil Cisl Uil che vedrà in piazza i sindacati sabato prossimo in tutte le città, ha aggiunto .

“Solleciteremo il Governo e al Parlamento su quelle che sono le priorità: gli investimenti per la crescita, ma anche il rispetto degli accordi fatti con il sindacato, un nuovo contratto alla Pubblica amministrazione, e poi, oltre alle nostre piattaforme, che sono Lavoro e Previdenza, è molto importante ribadire il tema della salute in un Paese in cui, in troppi rinunciano alla cura anche davanti a gravi malattie a causa della povertà diffusa”.