Sono stati sequestrati a Marsala dalla Capitaneria di porto nove esemplari di pesce spada appena pescati. I militari della Guardia Costiera di Marsala, hanno effettuato tutta una serie di verifiche finalizzate alla tutela di particolari specie ittiche oggetto di direttive e regolamenti della Comunità europea.
Dai controlli è emerso che uno dei pescherecci autorizzati alla pesca del pesce spada non abbia dichiarato l’intero pescato, frutto dell’ultima attività di pesca.
In particolare, allo sbarco, si è accertato che 9 esemplari di pesce spada non fossero stati dichiarati.
La violazione rilevata è considerata una “infrazione grave”, per la quale è prevista una sanzione pecuniaria tra 2.000 e 12.000 euro e pene accessorie che vanno dal sequestro del pescato, all’assegnazione di tre punti al comandante ed alla licenza di pesca, fino alla sospensione, tra 3 e 6 mesi, della licenza stessa. In caso di recidiva l’ordinamento nazionale prevede la revoca della licenza.
Tutto il quantitativo, dichiarato commestibile dal medico veterinario dell’ASP, è stato devoluto in beneficienza ad enti caritatevoli locali per il tramite del Banco Alimentare Siciliano.
MAZARA. Il personale militare della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo ha eseguito oltre 100 verifiche presso i punti di sbarco del pescato nel porto di Mazara del Vallo, nonché presso depositi ittici e punti di distribuzione al dettaglio, quali pescherie ed esercizi di ristorazione, presenti nei comuni di Mazara del Vallo, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Salemi e Vita.
A conclusione dell’operazione, che ha visto impiegato personale di terra e di bordo diretto dal Servizio Operativo e dalla relativa Sezione di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, sono state elevate undici sanzioni amministrative per complessivi 16.000,00 euro ed eseguiti nove provvedimenti di sequestro amministrativo di prodotto ittico, per la successiva confisca, per complessivi 3,8 quintali.
In aggiunta ai risultati conseguiti, a livello locale, nell’ambito dell’operazione CLEO, nell’ultimo periodo, la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo ha intensificato i controlli “in remoto” delle unità da pesca della locale marineria, avvalendosi dei sistemi di monitoraggio del traffico e di quelli informatici sul controllo della filiera della pesca, in dotazione alla propria Sala Operativa. Il personale preposto ai controlli ha verificato l’attività di numerosi motopesca impiegati nella pesca di crostacei di profondità, accertando e contestando ulteriori n.9 illeciti per violazione delle norme che disciplinano le catture accessorie delle specie ittiche, per ulteriori 34.000,00 euro di sanzioni amministrative.