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06/12/2017 06:00:00

Marsala, convenzione tra Comune e O.I. (ex Sicilvetro) per l'uso delle acque depurate

E’ stata firmata ieri a Marsala nel corso della conferenza del sindaco Alberto Di Girolamo, che si è tenuta all’Ente Mostra di Pittura, la convenzione tra il Comune e la O.I. Manufacturing (l’ex Sicilvetro) che permetterà l’utilizzo delle acque reflue depurate.

Il via libera a questa convenzione è arrivato il 21 settembre di quest’anno, con il decreto dell’assessorato regionale all’Energia, dipartimento Acqua e Rifiuti, che autorizza il riutilizzo delle acque reflue depurate dell’impianto di depurazione di contrada San Silvestro. Una certificazione senza la quale prima non era possibile utilizzare l’acqua.

L’acqua del depuratore non finirà più in mare, come avvenuto fino a questo momento ma sarà utilizzata dall’azienda che produce bottiglie di vetro. Oltre all’utilizzo industriale, l’acqua depurata potrà avere anche un uso civile ed essere utilizzata, in futuro, anche dagli agricoltori per irrigare i campi. Per il comune di Marsala ha firmato la convenzione l’architetto Giacomo Tumbarello, dell’ufficio acquedotto, mentre per la O.I., la multinazionale americana che ha sedi in tutto il mondo e 27mila dipendenti, l’architetto Benedetto Troìa.

Un fatto importante per la città e l’ambiente. Noi abbiamo un pozzo dove attingiamo regolarmente ma abbiamo necessità di tanta acqua, –  le parole di Troìa, manger di O.I. - Sappiamo quali sono i problemi della siccità a livello globale, c’è il dovere di impegnarci tutti nel rispetto della natura e dell’ambiente. Il fatto di poter recuperare e riutilizzare l’acqua per noi è un grosso vantaggio ed è un passo avanti per quello che sono i progetti ambientali”.

Abbiamo avuto l’autorizzazione dall’assessorato, oggi è una giornata storica perché è l’unico depuratore in Sicilia e in tutta l’Italia Meridionale ad avere questa autorizzazione - le parole del sindaco Di Girolamo -. Con i problemi di approvvigionamento e la riduzione delle falde acquifere, oggi è obbligatorio risparmiare e trovare altre possibilità di utilizzo di 250/270 metri cubi di acqua all’ora che andavano a finire in mare. Da oggi l’O.I. che utilizza tanta acqua per il proprio ciclo di produzione potrà utilizzare la nostra acqua depurata, così come i vigili del fuoco e chi lava le nostre strade. Speriamo che al più presto altre industrie potranno utilizzare quest’acqua e così l’agricoltura per la quale stiamo cercando dei fondi comunitari per la costruzione delle condutture”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche il funzionario dei Vigili del Fuoco Vito Pipitone, che ha riferito come sia strategico l’utilizzo di quest’acqua anche per la zona in cui si trova il depuratore, perché specie nel periodo estivo i vigili sono impegnati in tutta quell'area della città, con gli incendi della macchia mediterranea. Inoltre, ha ricordato che, per lo stesso motivo, già in passato le autobotti dei vigili hanno utilizzato la vasca dell'ex Sicilvetro per fare rifornimento d'acqua.

Nel corso della conferenza stampa abbiamo chiesto se l’azienda O.I. in passato avesse già utilizzato le acque reflue comunali e ci è stato detto che sono state fatte soltanto delle prove, ma non utilizzo continuativo.

In realtà, bisogna pure dire, che l’iter per l’utilizzo delle acque reflue depurate era stato avviato dall’amministrazione del sindaco Renzo Carini che aveva avviato tale procedura alla Regione e presentato un progetto per una conduttura che portasse l’acqua a Paolini, Strasatti e Birgi, mentre, nell’ambito di un progetto più ampio e per preservare le riserve delle falde acquifere comunali era stato approvato e finanziato il progetto per poter collegare l’acquedotto marsalese con l’impianto di Montescuro.

 Questi lavori, come sappiamo, sono fermi e una volta terminati potrebbero rappresentare una soluzione ai problemi di approvvigionamento idrico, specie per la parte nord della città che continua a rimanere senza acqua. Intanto, a proposito della mancanza d’acqua, ci scrive il nostro lettore Salvatore per segnalarci la difficile situazione che vivono gli abitanti della contrada Birgi Nivaloro, per il disservizio prolungato dell’amministrazione comunale sulla mancata erogazione d'acqua, in particolare nei pressi della Cantina, dove si va avanti così da circa sette mesi.