Un disastro: così Gaetano Armao commenta i conti lasciati dal governo Crocetta e dall'ex assessore all'Economia, Alessandro Baccei.
Ha visionato le carte il nuovo assessore regionale con delega all'Economia e anche vice presidente della Regione, pare che Baccei non avesse nemmeno approntato il Documento di programmazione economica e finanziaria.
Situazione di emergenza e di quasi paralisi per il governo Musumeci che eredita la non approvazione del bilancio da parte di quello precedente, nessuna spesa è possibile effettuare e non si può ricorrere ai dirigenti esterni o a consulenze, non si possono nemmeno formare gli staff.
Non si è scoraggiato Armao che, pure capendo la gravità dei fatti e lo stato di estrema drammaticità, ha deciso di nominare dieci esperti che analizzeranno la situazione e che lavoreranno a titolo gratuito.
Si tratta di professionisti che il 15 dicembre presenteranno la loro relazione all'ARS che si insedierà per la prima volta. In assenza di bilancio il nuovo governo lavorerà in esercizio provvisorio.
Grane per i governi siciliani precedenti che si concretizzano in danno erariale.
E' arrivata ieri la decisione della Corte dei Conti secondo cui la nomina di Patrizia Monterosso a segretario generale della Regione è stata illegittima.
Due gli ex governatori contestati: Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta.
La prima nomina della Monterosso è ad opera del governo Lombardo nel luglio 2012 sul finire della legislatura. Nomina confermata poi dal governo Crocetta con le varie Giunte e tutti i cambi di assessorati.
La questione viene affrontata in seguito ad un esposto presentato dal sindacato dei dirigenti regionali, Di.R.si, per la mancata visione dei curriculum interni alla Regione e quindi ricorrendo alla nomina di una esterna come la Monterosso.
Per la Corte dei Conti le Giunte che si sono susseguite da Lombardo a Crocetta non hanno verificato tutte le professionalità interne all'amministrazione prima di ricorrere alla nomina, per questo considerata illegittima, della Monterosso. E' la legge Brunetta che per la scelta e la nomina dei dirigenti.
Così il procuratore Albo ha stabilito un danno all'erario per circa un milione di euro, indicando tutte le delibere di giunta che ne hanno confermato la nomina “illegittime”.
A rispondere del danno erariale sarebbero dunque i due ex presidente della Regione, Lombardo con 52 mila euro, Crocetta con 394 mila euro.
Non se la scansano nemmeno gli assessori dell'allora Giunta Lombardo: Alessandro Aricò, Marco Venturi, Accursio Gallo, Daniele Tranchida, Beppe Spampinato, Amleto Triglio per loro c'è un danno da 8.689,14 mila euro ciascuno; gli assessori delle Giunte Crocetta: Ester Bonafede, Lucia Borsellino, Nicolò Marino, Nino Bartolotta, Patrizia Valenti, Dario Cartabellotta, il danno erariale contestato loro è pari a 41.190,73 mila euro ciascuno; e poi ancora gli ex assessori Vania Contraffatto, Luisa Lantieri, Giovanni Pistorio, Bruno Marziano e Baldo Gucciardi per loro il danno erariale contestato è di 17.750,15 mila euro ciascuno. L'invito a dedurre notificato a Mariella Lo Bello, vicepresidente, è di 58 mila euro.