E' la guerra del pane. Ma è soprattutto una farsa. Breve riassunto: Crocetta, poco prima che finisse il suo governo, emana un decreto che sa tanto di "mancia" alla ricerca disperata di consensi, e accontenta il fronte più "retrivo" e meno liberista tra i panettieri siciliani. Sono quelli che vogliono che la domenica non ci sia pane fresco, perché i panificatori devono stare tutti chiusi, alla faccia della concorrenza. Emanato il decreto, sono cominciati i problemi: perchè un decreto come questo è un assist per gli abusivi, mortifica la concorrenza, favorisce i supermercati che la domenica sono aperti e il pane lo vendono ugualmente. Da lì una guerra di comunicati, e, insomma, è la prima patata (o pagnotta) bollente per il neo assessore Mimmo Turano, che richiama tutti all'ordine. "Comprendo le preoccupazioni di alcune associazioni di settore ma la guerra del pane combattuta a colpi di comunicati stampa non serve a nessuno. Forse sarebbe stato più utile chiedere un incontro al nuovo assessore ma purtroppo ciò non è avvenuto”. Lo afferma l’assessore alle attività produttive Mimmo Turano commentando l’allarme lanciato da Cna e Confartigianato sul decreto dell’ex assessore Lo Bello che vieta la produzione di pane fresco durante le domeniche e le festività.
“Sul tappeto - continua Turano - ci sono temi spinosi come quello del riposo festivo e quello della lotta all’abusivismo. Sono problematiche che richiedono riflessioni e scelte condivise e a tal fine procederò nel più breve tempo possibile alla convocazione di tutte le parti per raggiungere le condizioni più favorevoli a imprese, lavoratori e consumatori”.
SOLDI PER I COMUNI. L’assessore regionale per l’Economia Gaetano Armao e quello per le Autonomie locali e la Funzione pubblica Bernardette Grasso hanno firmato il provvedimento di riparto delle risorse di parte corrente (282 milioni di euro) da trasferire ai Comuni per l’anno 2017, così come stabilito dalla legislazione vigente.
«Nella consapevolezza che le risorse ripartite sono inferiori a quelle inizialmente previste, e non per colpa di questo governo – ha dichiarato l’assessore Grasso - con conseguente penalizzazione dei Comuni aventi una popolazione superiore ai cinquemila abitanti, voglio assicurare una particolare attenzione del governo Musumeci verso gli Enti locali, al fine di valutare la possibilità di incremento delle risorse nella Legge di Stabilità per l’anno 2018». Dal canto suo, il presidente della Regione Nello Musumeci ha ammesso che «c’è tanto da lavorare per rimettere Comuni e Province nelle condizioni di tornare ad essere il primo punto di riferimento sul territorio e di assicurare le risorse necessarie per i servizi essenziali, senza ritardi, interruzioni e incertezze. E la Regione deve tornare ad essere sostegno e non controparte, come finora è apparsa, nell’attività di protagonismo degli Enti locali in Sicilia».
SGARBI. Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei beni culturali della Regione Siciliana, ha disposto l'apertura di musei e parchi archeologici durante le festività natalizie, in controtendenza al resto d'Italia. «Grazie a una intesa raggiunta con i sindacati - spiega Sgarbi - a Natale e Capodanno i musei e i parchi archeologici resteranno aperti. Dovrebbe essere la regola, ma ancora così non è. I musei vanno aperti proprio quando maggiore è il flusso dei visitatori».
Poi in riferimento a quanto accade a Torino dove proprio a Natale e Capodanno i musei rimarranno chiusi, annuncia: «Visto che a Torino, in ossequio al diktat del "web master" Luigi Di Maio, il sindaco terrà i musei chiusi, io personalmente e un gruppo di volontari di "Rinascimento", ci offriamo come volontari nella notte di Capodanno per tenerli aperti e fare da guida ai visitatori. I custodi - conclude Sgarbi - svolgono un ruolo fondamentale nel rapporto tra visitatori e musei e va riconosciuto il loro ruolo. E per questo che mi farò promotore della "Giornata nazionale dei custodi"»